Un ragazzo di 20 anni, attivista di Ultima Generazione, rischia di essere sottoposto a procedure di prevenzione e sorveglianza speciale previste dal “Codice antimafia”. La richiesta è stata presentata dalla Questura di Pavia.
A motivare la richiesta presentata dalla Questura sarebbero stati alcuni comportamenti di disobbedienza sociale messi in atto dal ragazzo. Il movimento ambientalista Ultima Generazione si oppone a gran voce a questa possibile misura nei confronti del 20enne.
Simone Ficicchia, un ragazzo di 20 anni membro del movimento ambientalista Ultima Generazione, rischia la sottoposizione a procedure di prevenzione e sorveglianza previste dal “Codice antimafia”.
La Questura di Pavia, a quanto pare, ha deciso di sottoporre il ragazzo a procedure riconducibili a mafiosi e delinquenti per aver messo in atto dei tipici comportamenti di disobbedienza sociale. Tra questi l’incollamento al museo degli Uffizi a Firenze e i blocchi stradali.
“Lo zelo delle istituzioni e delle forze dell’ordine nel condannarci può essere un deterrente e un’intimidazione per chi si vuole attivare”.
Afferma Simone Ficicchia. Aggiungendo poi di aver messo in conto i rischi legali e che in ogni caso ne valeva la pena. Infatti la crisi climatica è una questione urgente che deve essere affrontata repentinamente dalle istituzioni. Il giovane inoltre afferma che in realtà dovrebbe essere lo stato a subire un processo da parte dei cittadini.
L’udienza decisiva si terrà il 10 gennaio e al di fuori dell’aula si raduneranno una serie di attivisti per un presidio di solidarietà.
Inoltre anche l’avvocato del 20enne Gilberto Pagani si è espresso sulla questione, affermando che le misure che potrebbero essere attribuite a Ficicchia sono a dir poco esagerate in quanto utilizzate nei confronti di cittadini considerati violenti e pericolosi per la società.
Caratteristiche che non appartengono all’attivista di Ultima Generazione in quanto ha messo in atto unicamente proteste totalmente pacifiche.
Filippo Sotgiu, portavoce del movimento ambientalista Fridays For Future ha commentato la vicenda affermando che la repressione delle proteste pacifiche in Italia sta diventando sempre più severa e la richiesta della Questura di Pavia per Simone Ficicchia ne è un chiaro segno.
“La sorveglianza speciale a Simone sarebbe un ulteriore passo in questa direzione e un nuovo colpo al diritto dei cittadini di protestare per il proprio futuro”.
Ha affermato il portavoce del movimento creato da Greta Thunberg.
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