Con degli estintori, gli attivisti hanno lanciato del fango sulle mura della chiesa, esponendo poi uno striscione con la scritta “Fondo riparazione”.
Sul posto sono gli agenti della Digos.
Attivisti per il clima di Ultima generazione hanno imbrattato le mura esterne della Basilica di San Marco a Venezia. Con alcuni estintori hanno lanciato contro le mura della chiesa del liquido mescolato a fango, esponendo poi uno striscione con lo slogan “fondo riparazione”. Alcune persone li hanno presi di mira e allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati gli agenti della Digos.
“Venezia è una città che sta affondando è perché i nostri governi non hanno agito contro la crisi climatica. Oggi chi di voi è qui per fare le foto e vedere questa chiesa ha un privilegio. Siete gli ultimi che potranno vedere questa chiesa sopra il livello del mare” ha detto uno degli attivisti, poi bloccati dall’arrivo delle forze dell’ordine.
In piazza erano presenti alcuni turisti di diverse nazionalità, a cui gli attivisti hanno tradotto i loro slogan. Una turista francese, che era insieme alla figlia, si è unita spontaneamente alla protesta, aiutando alcuni manifestanti a sorreggere gli striscioni.
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha definito inqualificabile l’azione degli attivisti, ribadendo il disegno di legge approvato dal Senato e che attende il via libero della Camera, che punisce gli eco-vandali, costringendoli a pagare il ripristino delle opere che vengono danneggiate.
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