In Italia salgono i casi Covid nelle ultime quattro settimane. Secondo recenti studi Pirola è meno contagiosa, ma Eris potrebbe attaccare i polmoni: “Vaccinazione indispensabile per le categorie a rischio, non prevedo un ritorno a una situazione di emergenza”.
Le nuove varianti hanno contribuito all’aumento delle infezioni nel nostro Paese. Nel mondo l’Italia si posiziona al secondo posto per crescita di nuovi positivi (+81% nelle quattro settimane visionate). Secondo il virologo Giovanni Maga la vaccinazione adesso sarebbe indispensabile per le fasce di popolazione più debole. Intanto a fine estate le due varianti Eris e Pirola sono salite con grande velocità, portando i casi a un aumento in tutta Europa del 38%.
Aumentano i casi Covid: 1,3 milioni nuovi casi nel mondo: Italia seconda con l’81%
La fine dell’estate è stata segnata secondo gli ultimi dati da un sostanziale aumento dei casi Covid. Durante le ultime 4 settimane monitorate, in Italia – al secondo posto nel mondo – si è registrata una crescita dell’81% (ossia 26.998 casi) . Dal 31 luglio al 27 agosto sono stati 1,4milioni i nuovi casi registrati secondo il report epidemiologico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità con 1.800 decessi.
Le nuove varianti, soprattutto Eris, potrebbero attaccare i polmoni, mentre Pirola al momento non dovrebbe sfuggire alla risposta immunitaria come si era ipotizzato nelle scorse ore e dovrebbe risultare meno contagiosa del previsto.
Emerge Eris che adesso rappresenta il 26% dei campioni, rispetto alle altre varianti in circolazione. I Europa si registrano aumenti del 39% dei casi, 52% in più invece nel Pacifico occidentale e +113% nel Mediterraneo Orientale. In Africa i casi calano vertiginosamente invece, con un -76%, così come nel Sud-Est asiatico, -51%. Ancora in aumento i casi nel Mediterraneo orientale +33% e nel Pacifico occidentale, +9%. Questa la divisione a livello regionale, mentre su quello nazionale è la Repubblica di Corea a fare segnare l’aumento massimo di 1.296.710 casi. Seconda l’Italia, come detto a 26.998 casi e il Regno Unito subito dietro con 264 casi. Primato per aa Corea del Sud anche nei decessi, 596, poi ancora Italia 192 e Federazione Russa, 158.
Come già accennato, è Eris la variante più diffusa, in ben 57 paesi con il 26% delle sequenze nella settimana dal 7 al 13 agosto. La variante Arturo rappresenta invece il 22,7%, mentre Kraken scende al 10,2%. Pirola è stata invece segnalata da 7 Paesi.
Le varianti Pirola ed Eris: possibile attacco ai polmoni secondo lo studio
Per quanto riguarda Pirola, che è comparsa tra le varianti ed è stata monitorata dall’Organizzazione mondiale della Sanità da meno di 20 giorni, arrivano i primi identikit. Una serie di studi sono stati condotti e pubblicati su Twitter (X) da parte dell’Università di Pechino e dal Karolinska Institutet di Stoccolma. La nuova versione del virus potrebbe eludere le risposte immunitarie in maniera meno efficace di quanto si era pensato in un primo momento, e a detta dei ricercatori anche meno contagiosa rispetto alle altre varianti.
Inizialmente si era pensato a un possibile paragone con la variante Omicron, che nel novembre del 2021 a causa dell’elevato numero di mutazioni si era rapidamente moltiplicata e imposta a livello globale, causando un boom di contagi a ridosso della fine dell’anno. Ma secondo quanto affermato da uno degli autori degli studi questo pericolo sarebbe rientrato. Benjamin Murrell ha fatto sapere che la variante è sì in grado di sfuggire all’immunità delle precedenti infezioni, ma per chi ha contratto il virus di recente la risposta immunitaria è ancora efficiente. Anche secondo Cao Yunlong autore del secondo studio Pirola mostra un’infettività inferiore.
Ricerche condotte sulla variante Eris – variante in crescita in tutto il mondo sui criceti, pubblicate su bioRxiv, e ancora da confermare, mostrerebbero una maggiore capacità di attaccare i polmoni. Questo, qualora confermato, potrebbe tradursi in una manifestazione più severa della malattia. Il rimedio? La vaccinazione secondo gli esperti.
Secondo Giovanni Maga infatti i vaccini sono efficaci anche contro le nuove varianti. “Lo testimoniano i dati Moderna e Pfizer. Le mutazioni dal punto di vista antigenico non si differenziano così tanto, ci sono circa 30 differenze negli amminoacidi, ma la resistenza dei vaccini contro Eris e Pirola rimane alta”. Il virologo ci tiene anche a sottolineare come in occasione dell’arrivo dell’autunno per le categorie a rischio sia fondamentale la vaccinazione, sia contro Covid che influenza su base volontaria. Maga non prevede alcun ritorno a una situazione di emergenza, con restrizioni, isolamento e mascherine, ma tra ottobre e novembre si dovrà evitare l’aumento ulteriori di casi e di ricoveri in ospedale, altrimenti potrebbe essere necessario ancora intervenire.