Casi di scarlattina e infezioni da streptococco in aumento: il Ministero della Salute invita a non trascurare i sintomi della malattia.
In un documento dello stesso dicastero, si legge che all’8 dicembre 2022 cinque Stati (Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito) hanno segnalato all’OMS un aumento dei casi di malattia invasiva da streptococco di gruppo A (iGAS).
“I bambini sotto i 10 anni rappresentano la fascia di età più colpita“, riporta la circolare in cui si sottolinea che l’infezione da streptococco di gruppo A (GAS) causa comunemente malattie lievi come tonsillite, faringite, impetigine, cellulite e scarlattina, ma in alcuni casi può portare a una condizione invasiva con conseguenze potenzialmente letali. Ora anche in Italia si assiste a una maggiore incidenza tra i minori sotto i 15 anni.
Da gennaio 2023, i casi di scarlattina aumentano anche in Italia, come rileva il Ministero della Salute che invita, riporta Ansa, ad intensificare la sorveglianza e a non sottovalutare i sintomi.
Già nel corso del 2022, con particolare riferimento alla seconda metà dell’anno, cinque Paesi della regione europea avevano registrato un incremento dei casi di malattia invasiva da streptococco di gruppo A (iGAS).
Le autorità precisano che l’infezione da streptococco di gruppo A (GAS) causa comunemente forme lievi come tonsillite, faringite e scarlattina e può colpire anche bambini più piccoli, arrivando a causare, in rari casi, un’infezione grave nota come malattia invasiva da GAS (iGAS).
I bimbi reduci da infezioni virali come varicella o influenza sono esposti ad un maggiore rischio di svilupparla.
Al momento, precisa il Ministero, il rischio di infezioni invasive per la popolazione generale è considerato basso dato che la malattia è facilmente curabile con antibiotici, ma occorre riconoscerla precocemente per avviare tempestivamente il trattamento.
Ai genitori si consiglia di rivolgersi al medico se si sospetta un’infezione da streptococco. Inizialmente può manifestarsi con sintomi aspecifici (febbre, stanchezza e inappetenza).
La scarlattina è una delle malattie esantematiche del bambino, così chiamata perché provoca un esantema, cioè una eruzione cutanea diffusa simile a quella di morbillo, rosolia, quinta e sesta malattia. Per questo spesso viene confusa con queste ultime.
A causarla è un batterio, lo streptococco beta emolitico di gruppo A (Streptococcus pyogenes), molto comune nei bambini. Può però colpire anche gli adulti e di solito ha una forma non grave ma altamente contagiosa.
Raro, ma comunque possibile, che colpisca nuovamente la stessa persona.
I sintomi della scarlattina si manifestano entro una settimana dal contatto con il batterio.
I primi a comparire sono solitamente mal di gola, mal di testa, malessere generale e febbre sopra i 38°C. A questo si associa un ingrossamento dei linfonodi del collo.
L’esantema colpisce inizialmente torace, schiena e pancia, per poi espandersi agli arti sotto forma di macchie rosso-rosate che scompaiono temporaneamente se premute con un dito.
La pelle colpita da scarlattina risulta più ruvida al tatto, si legge nella scheda dell’Istituto Superiore di Sanità, e il viso può apparire molto arrossato.
Unica eccezione la zona intorno alla bocca, che resta pallida. I sintomi possono interessare talvolta anche la lingua, che può presentare una iniziale patina bianca tendente alla scomparsa nel giro di pochi giorni per lasciare spazio ad un arrossamento evidente con rigonfiamento delle papille (la cosiddetta “lingua a fragola“).
Con il giusto trattamento, la guarigione avviene nel giro di una settimana.
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