L’aumento delle bollette energetiche annunciato nei giorni scorsi potrebbe essere minore di quanto previsto. Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani aveva detto che ci sarebbero stati aumenti considerevoli a partire dal primo ottobre: +40% per la bolletta della luce e +30% circa per quella del gas.
Dopo le ipotesi circolate nella settimana passata, il Governo potrebbe adottare la soluzione definitiva per cercare di contenere questo aumento, abbattendolo almeno del 30% tramite il taglio in bolletta degli oneri di sistema.
Il Consiglio dei Ministri in cui si potrebbe approvare il provvedimento dovrebbe essere convocato per giovedì.
Almeno 3 mld per abbattere l’aumento delle bollette di 9 mld
L’aumento delle bollette energetiche è stato quantificato in circa 9 miliardi di euro. Il Governo avrebbe intenzione di tamponare questo aumento stanziando almeno 3 miliardi di euro.
I soldi proverrebbero dai fondi avanzati dai vari bonus di sostegno all’economia per la Pandemia e dalle aste per l’emissione di CO2.
A luglio, il Governo si era ritrovato in una situazione analoga. Per far fronte a un aumento del 20% della bolletta della luce vennero stanziati 1,2 miliardi di euro, dimezzando l’aumento annunciato e portandolo a poco meno del 10%.
I costi in bolletta interessati
Per cercare di tamponare l’aumento dei costi delle bollette energetiche, i fondi stanziati dal Governo andranno a ridurre la voce relativa agli oneri di sistema. In particolare, verrà diminuito il costo della componente più sostanziosa tra quelle definite “ASOS”, che finanziano il costo delle energie rinnovabili.
Come si vede nell’ultimo aggiornamento trimestrale di ARERA ((Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente), questa voce costituisce in media oltre il 65% dei costi degli oneri di sistema, che a loro volta pesano per più del 10% sul costo finale della bolletta della luce e per il 4,6% in quella del gas.
A luglio, il governo era intervenuto proprio su questa componente per dimezzare l’aumento dei costi previsto.