Il Governo valuta interventi per rendere più sostenibile il prezzo del carburante. L’aumento della benzina a causa del conflitto Russia-Ucraina è davvero disastroso per le tasche degli italiani.
A incidere sono soprattutto i nuovi rincari del petrolio, che solo nell’ultima settimana è salito del 3%, arrivando a costare circa 123 dollari al barile.
C’è la necessità di frenare l’aumento della benzina che purtroppo sembra inarrestabile. Anche in modalità self-service purtroppo, gli italiani fanno molta fatica a fare il pieno all’auto e a dir la verità, anche a rifornire con i classici 20 €, dal momento che il prezzo della benzina sta diventando davvero insostenibile e ha sfondato in queste ore il tetto dei 2 € al litro.
La media del costo del carburante è la stessa in tutta Italia e in base ai dati aggiornati a ieri, la benzina al self-service si posiziona a 2,009 euro al litro, con alcuni centesimi di sconto per quanto riguarda i distributori no logo.
Il servito ha un prezzo medio di 2,134 euro al litro mentre per quanto riguarda il Gpl siamo intorno agli 0,850 euro al litro. Infine, il metano si colloca su 1,720 euro al litro.
A incidere sull’aumento del costo del carburante sono soprattutto i rincari del petrolio, dovuti per la maggior parte al conflitto che interessa Russia e Ucraina. È bene precisare che la maggior parte dei rincari è dovuto al prezzo del greggio e il resto sono accise e Iva.
In alcune precedenti misure, le accise erano state leggermente diminuite e la scorsa settimana la sottosegretaria all’Economia Maria Cecilia Guerra aveva dichiarato probabili nuovi interventi del governo.
Misure che saranno confermate vista la situazione a cui siamo arrivati attualmente, in particolare si sta lavorando a un’agevolazione pensata per sostenere i lavoratori in difficoltà.
Parliamo del bonus benzina, messo in atto per ostacolare l’aumento dei prezzi, che ormai non conosce freni e genera problemi agli automobilisti, specialmente coloro che per lavoro devono percorrere diversi chilometri.
Questo incentivo è dedicato proprio a queste persone che oltre al taglio delle accise bloccate fino all’8 luglio, potranno usufruire di un contributo ad hoc dedicato alle fasce più in difficoltà.
Tale bonus ha un valore massimo di 200 euro ed è pensato per i dipendenti e datori di lavoro, includendo anche coloro che sono in smart-working, nonostante non abbiano la necessità di spostarsi in auto.
La richiesta va effettuata dai datori di lavoro e poi gli stessi, una volta accettata, erogano i buoni carburante ai propri dipendenti.
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