Il 2016 non inizia certo nel migliore dei modi. Dopo le spese natalizie, il capodanno e i saldi che ci hanno fatto sorridere di gioia e ci hanno portato da negozio a negozio cercando nell’affare del secolo, ecco la “stangata”: l’aumento dei pedaggi. La Codacons, Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori, ha previsto un rincaro per tutti i viaggiatori italiani di circa 27 euro.
Pedaggi più alti, soprattutto per i viaggiatori della regione Lombardia. Questo è quello che traspare dall’analisi della Codacons che ha stimato un aumento dell’0,86% come media italiana dei costi autostradali. Le società che hanno aumentato i costi sono “solo” sei sulle ventisette totali ma con le loro tratte riescono a coprire lunghi tratti dello “stivale”.
L’aumento delle Autostrade per l’Italia è dell’1.09%, ATIVA rincara per lo 0.03% ed infine il picco lo tocca la SATAP Tronco A4 che porto i prezzi ad un più 6.5%. Ci sono altri rincari che ammontano all’1% per Pedemontana Lombarda , 2,10% per la società TEEM e del 3,45% per la Strada dei Parchi.
La Lombardia è la regione più colpita da questi rincari, soprattutto per l’aumento dell’A4 Milano-Torino, Pedamontana e la Tangenziale Est. La motivazione, a detta dei gestori delle autostrade, sono le spese per l’ammodernamento delle strade, per riuscire a coprire adeguatamente i costi di gestione ma dal Governo si è parlato di sole sei società impegnate nei rincari. E le altre?
Per le altre è già partita alla carica la Aiscat, l’Associazione delle società concessionarie, che ha richiesto al Governo -già a partire dalla fine dello scorso anno- la possibilità che ci siano altri investimenti per alcune delle ventuno concessionarie rimaste fuori dagli aumenti sui pedaggi, già notevoli e che, nonostante siano solo sei le concessionarie coinvolte, svuoteranno le tasche di molti utenti italiani vista la grande quantità di automobilisti che passa per quei tratti autostradali.