Pensioni invalidità, aumento in vista: le novità

L’aumento delle pensioni di invalidità è alle porte. Con una pronuncia storica la Corte Costituzionale ha stabilito che i 286 euro mensili delle pensioni di invalidità attualmente erogate sono insufficienti a soddisfare le elementari esigenze di vita delle persone disabili. Si è stabilita l’illegittimità di questo trattamento per violazione del diritto di mantenimento degli inabili. Diritto sancito dall’art. 38 della Costituzione Italiana. Si va dunque verso il raddoppio della pensione di invalidità. Vediamo cosa cambia.

Quanto è l’importo della pensione di invalidità?

Attualmente gli assegni mensili che spettano agli invalidi aventi diritto è di 286,81 nel 2020, mentre l’accompagnamento è di 520,29. Cosa cambia ora nelle regole INPS con la decisione della Corte Costituzionale sull’aumento delle pensioni di invalidità?

Aumento pensioni invalidità: quanto entra in vigore?

Per il futuro si va verso un netto incremento delle pensioni per gli inabili totali. Parliamo di futuro e non di passato perché qualsiasi tipo di incremento degli assegni, infatti, non potrà essere retroattivo, quindi non sarà valido per il passato. La misura diventerà comunque attiva solo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Raddoppio della pensione di invalidità

Nel dettaglio, la sentenza della Corte Costituzionale chiarisce che la pensione di invalidità dovrà essere almeno di 516,46 euro, ossia di importo pari all’assegno riconosciuto per altri trattamenti pensionistici. Si tratta in sostanza di un raddoppio della cifra che dovrà essere finalmente assicurata agli invalidi civili totali e permanenti che sono stati dichiarati inabili a svolgere un qualsiasi tipo di lavoro.

Tocca ora al legislatore far quadrare i bilanci e trovare le giuste coperture per assicurare l’aumento della pensione di invalidità. Non sono escluse regole ancora più favorevoli per i beneficiari. Sarà il Parlamento a decidere in merito. La Consulta della Corte Costituzionale ha sottolineato che rimane ferma “la possibilità per il legislatore di rimodulare la disciplina delle misure assistenziali vigenti, purché idonee a garantire agli invalidi civili totali l’effettività dei diritti loro riconosciuti dalla Costituzione”. legislatore ora deve stabilire

A chi spetta la pensione di invalidità

L’assegno di invalidità spetta agli invalidi totali residenti in Italia di età compresa tra i 18 e i 67 anni che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge e che si trovano in stato di bisogno economico. Il limite di reddito annuale non deve superare i 6.713,98 euro.

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