Aumento di pensione da parte dell’INPS, con 2.160 euro in più per un regalo che sarà sicuramente apprezzato da quesi pensionati. A chi è rivolto?
Il mondo sta girando in un modo diverso dal solito e dopo la pandemia da Covid, il conflitto in Ucraina non ha che confermato una crisi devastante a livello internazionale.
L’inflazione ha raggiunto il +8% e la crisi energetica inizia ad essere più concreta per mai. Per l’Europa non è il momento di dormire sogni tranquilli e in Italia le famiglie non riescono a sostenere i costi di bollette, spesa a carburante.
In un contenitore colmo di brutte notizie, c’è qualcosa anche di bello come gli aumenti delle pensioni 2023 con 180 in più nell’assegno per ogni cittadino. Vediamo più da vicino come sia possibile questo incremento e a chi è rivolto.
Aumento pensione 2023: trattamenti e caratteristiche
Le pensioni sono sempre un tema caldo in Italia, soprattutto ora che sta per cambiare il Governo a seguito delle elezioni previste per il 25 settembre 2022. Come accennato, la crisi sta portando le famiglie italiane a sperare in un cambiamento e i pensionati si chiedono quale potrà essere il loro destino visto l’andamento dei prezzi.
Ovviamente, salvo modifiche da parte del nuovo Governo, a gennaio di ogni anno le pensioni vengono ricalcolate e adeguate in base al tasso di inflazione, relativo ai dodici mesi precedenti.
Nel momento in cui il valore del trattamento minimo non viene superato, i trattamenti dovranno subire un adeguamento sino a quatto volte. Secondo gli esperti, le pensioni dovranno quindi avere una rivalutazione del 100% secondo quanto registrato nel 2022. Gli importi che aumentano di quattro volte il trattamento minimo, potranno avere una rivalutazione parziale con l’applicazione del 90% sul tasso ISTAT.
Non è tutto, se l’importo dovesse superare cinque volte il suo trattamento minimo la rivalutazione avrà un ribasso del 75%, sempre secondo il tasso ISTAT.
Rivalutazioni di gennaio, aumenti sino a 2.160 euro
Come anticipato e come si può ascoltare nei TG di tutto il giorno, l’inflazione ha raggiunto l’8% e le previsioni non sono rosee. Malgrado non si possano fare previsioni certe di inflazione e aumenti, si possono valutare quelli che saranno gli aumenti delle pensioni 2023.
Chi avrà la possibilità di ricevere la rivalutazione anticipata delle pensioni di ottobre, sarà poi costretto a dare indietro il 2%. Insomma, non è una rivalutazione completa dell’8% ma sino al 6%.
Che cosa vuol dire?
- Se il soggetto X prende una pensione di 1.000 euro, nel 2023 avrà un aumento di 720euro annui;
- Se il soggetto Y percepisce 2.000 euro di pensione, nel 2023 percepirà un aumento di 1.440 suddiviso in dodici mesi;
- Il soggetto F che ha una pensione di 2.500 euro ha un trattamento pensionistico particolare, che gli consente di arrivare a 2.160 euro in più all’anno.
Questo vuol dire che le pensioni del 2023 avranno un buon aumento, correlato all’assegno che viene percepito.