Entro l’anno 2023 è previsto l’incremento dello stipendio dei dipendenti del pubblico impiego: la platea interessata è pari a 2,5 milioni di lavoratori.
Al rientro dalle ferie estive proseguirà il lavoro dell’Aran per rinnovare i contratti del personale assunto nel comparto della Pubblica Amministrazione italiana. sono previste interessanti novità ed incrementi in busta paga per una platea di 2,5 milioni di dipendenti. A settembre riprenderanno le negoziazioni per il rinnovo contrattuale delle professioni sanitarie (infermieri e medici) e delle figure dirigenziali degli enti locali. Tra le novità sono previsti incrementi in busta paga per una platea di 2,5 milioni di dipendenti della Pubblica Amministrazione.
Dopo la fine delle ferie estive a settembre riprenderanno le trattative per il rinnovo dei contratti nell’area sanitaria e in quella degli enti locali. Mancano gli atti di indirizzo necessario per iniziare le negoziazioni per rinnovare i contratti delle figure dirigenziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle figure con incarichi dirigenziali nel comparto dell’istruzione e della ricerca. Al momento le trattative portate avanti dall’Aran sono giunte a buon punto e il presidente si dichiara soddisfatto. Dal mese di ottobre dell’anno scorso sono stati conclusi quattro contratti del comparto sanitario, istruzione, funzioni centrali e locali.
A settembre si auspica la conclusione delle trattative per il contratto dei lavoratori del comparto sanitario, in particolare dei medici. Il rinnovo dei contratti comporta l’aggiornamento del trattamento economico dei lavoratori del comparto pubblico. Tra le novità introdotte c’è l’area di elevata professionalità: si tratta di lavoratori che sono inseriti nei processi di produzione e nei sistemi di erogazione dei servizi, che espletano funzioni di elevato contenuto specialistico e professionale. Nel caso in cui vengano chiusi gli ultimi due contratti entro l’anno 2023, l’Aran proseguirà per avviare la nuova tornata contrattuale del triennio 2022-2024.
Nel triennio 2019-21 sono stati siglati dall’Aran i contratti del comparto funzioni centrali sottoscritto con quasi 225mila lavoratori dipendenti ed incrementi di oltre 4,5 punti percentuali. A novembre 2022 è stato siglato il contratto del comparto funzioni locali con quasi 430mila dipendenti ed aumenti di oltre 4,5 punti percentuali. Anche per oltre 544mila dipendenti del settore sanitario è stato rinnovato il contratto e sono scattati gli incrementi in busta paga pari ad oltre 6,6 punti percentuali.
Sono state siglate due ipotesi di accordo per il comparto istruzione e ricerca per la disciplina normativa e per il trattamento economico. Per i docenti sono previsti incrementi in busta paga di 124 euro al mese, per i Direttori dei servizi generali e amministrativi sono previsti incrementi medi pari a 190 euro e per il personale Ata è previsto un incremento pari a 96 euro. A maggio del corrente anno è stata sottoscritta l’ipotesi di CCNL dell’Area dirigenziale delle Funzioni Centrali: l’intesa riguarda oltre 6mila professionisti e figure dirigenziali, tra cui i dirigenti sanitari ed i medici degli enti previdenziali.
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