L’ondata di maltempo non interessa solo l’Italia, in queste ore infatti una violenta alluvione in Australia sta causando danni ingenti nelle zone a sud.
Molte persone sono state evacuate e finora il bilancio parla di un morto e due persone disperse, oltre a moltissimi feriti.
Centinaia di persone sono state evacuate in queste ore in Australia, dove una violenta alluvione sta provocando forti disagi soprattutto nella zona meridionale del Paese.
In alcune aree è caduta una quantità di pioggia pari a 4 volte quella che in media si registrerebbe in un intero mese.
Purtroppo è stata registrata già una persona morta annegata all’interno della sua auto, dove era rimasta intrappolata a sud di Sydney, precisamente nella zona di Bathurst.
Altre due sono disperse, rispettivamente nella Victoria e nel New South Wales.
Le piogge intense hanno allagato circa 500 abitazioni e moltissime altre sono rimaste isolate, per questo motivo le autorità hanno disposto l’evacuazione di queste aree per mettere le persone al sicuro e tentare di ristabilire una situazione sicura.
In realtà le abitazioni danneggiate sono quasi 5000 e le difficoltà sono anche quelle relative all’interruzione di corrente elettrica che appunto ha comportato l’isolamento di molte zone.
Oltre a all’evacuazione di case e alla chiusura di attività commerciali, l’alluvione ha causato tantissimi danni sradicando alberi e pali della luce. La conseguenza più grande è l’allagamento generale verificatosi un po’ in tutto il sud dell’Australia e sono state numerose le chiamate arrivate ai soccorritori da parte di persone rimaste bloccate nelle auto o nelle case per l’acqua.
Il premier Daniel Andrew ha aggiornato i cittadini sull’andamento dell’emergenza e i numeri non sono buoni, ad esempio in Tasmania sono straripati diversi fiumi come il Mersey.
Per questa ragione le autorità locali hanno chiuso il porto di Devonport ma non è l’unico corso d’acqua ad aver creato danni, infatti è esondato anche il Lachlan e ci si aspettano altre strutture allagate nei prossimi giorni se il maltempo non allenterà la morsa.
Le piogge torrenziali hanno fatto scattare l’allerta meteo e nelle prossime ore la situazione potrebbe anche peggiorare. Tutto questo rende difficili le operazioni di soccorso, portate avanti con mezzi ma soprattutto con elicotteri proprio per l’inaccessibilità di alcune zone, basti pensare che Sydney è completamente sommersa dall’acqua.
Oltre agli interventi di salvataggio si cercano i dispersi e per ora il bilancio è quello di una persona deceduta, si attendono aggiornamenti.
In questo periodo si stanno susseguendo molti fenomeni simili in Australia e questi sono dovuti alla Nina, un complesso insieme di eventi atmosferici che è stato soprannominato in questo modo e che nel giro di un anno a questa parte sta sconvolgendo climaticamente il Paese.
Per l’alternanza delle stagioni, differente rispetto ai Paesi europei, è normale che in Australia faccia più caldo fra novembre e febbraio piuttosto che nel periodo primaverile, in cui invece le temperature scendono e ci sono più precipitazioni.
Però proprio a partire dal novembre dello scorso anno, la Nina ha cominciato a diffondere il maltempo sulle regioni australiane e si tratta di un fenomeno che in realtà succede periodicamente nell‘Oceano Pacifico meridionale influenzando il clima.
Questo dipende dalle variazioni di temperatura e di pressione atmosferica e quindi le acque si scaldano e raffreddano alternatamente. Questo accade ogni 5 anni e come si evince, provoca uragani, monsoni e appunto alluvioni potenti come quest’ultima.
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