Si tratta di una norma che entrerà in vigore dal 5 gennaio il cui scopo è quello di salvaguardare l’Australia dai potenziali rischi causati dalle nuove varianti emergenti.
L’Australia quindi ha deciso di imporre dei test a coloro che arrivano dalla Cina così da rendersi conto della salute di coloro che sono appena giunti.
L’Australia ha deciso di prendere una decisione, ossia obbligare i viaggiatori, che provengono dalla Cina, di sottoporsi ad un test covid,
Quest’ultimo deve risultare negativo prima del loro arrivo.
Questa decisione è stata spinta dal fatto che si hanno poche informazioni sull’andamento che il paese asiatico sta vivendo attualmente.
Una norma che verrà introdotta a partire dal 5 gennaio il cui scopo è quello di “salvaguardare l’Australia dal rischio di potenziali nuove varianti emergenti” e “in riconoscimento della situazione in rapida evoluzione in Cina”.
Sono queste le parole condivise da Mark Butler, il Ministero della Sanità australiana.
La situazione risulta essere abbastanza stabile sia in Italia che nei paesi confinanti.
Non si può dire lo stesso degli Stati Uniti e nel Regno Unito, luoghi in cui i casi di covid stanno aumentando sempre di più.
Infatti, in base a ciò che è stato comunicato dal bollettino mensile proposto dall’istituto superiore della sanità, per quanto riguarda le varianti di dicembre, al cui interno sono presenti le sequenze genomiche depositate ogni settimana dei vari laboratori regionali all’interno della piattaforma I-Co-Gen, nel nostro stato la variante Gryphon, ossia quella che nello stato cinese avrebbe dato vita all’inizio della pandemia, risulta essere stabile al 2%.
In poche parole il valore risulta essere costante se facciamo riferimento al bollettino del mese di novembre.
La maggior parte dei casi in Italia sono provocati dalla variante Omicron.
Infatti, questa da sola forma il 99,95% dei sequenziamenti che sono stati depositati a differenza dello 0,05% delle versioni delta-omicron.
Un argomento di cui ha parlato a lungo anche il direttore della prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, il quale ha voluto offrire la sua opinione sulla situazione attuale epidemiologica che l’Italia si trova a vivere attualmente.
Il direttore ha affermato che per il momento non ci sono motivi per allarmarsi o preoccuparsi poiché la situazione epidemiologica risulta essere abbastanza buona.
“Sembra che l’evoluzione di quella che ormai, diciamo, da noi è una sorta di endemia con delle piccole ondate di entità limitata, sembra essere sotto controllo. Questo è chiaro. Sotto le feste dopo può esserci magari anche una ripresa delle infezioni, lo sappiamo, non parlo solo del Covid ma anche dell’influenza”, sono queste le sue parole.
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