L’Australia contro le sigarette elettroniche, il ministro della salute australiano ha annunciato che ci sarà la più grande riforma antifumo del Paese, saranno vietati gli svapo monouso.
Inoltre saranno vietate le importazioni delle versioni che non prevedono prescrizione medica e limiterà la quantità di nicotina presente all’interno delle sigarette elettroniche. Per l’Australia le aziende del tabacco cercano appositamente di attirare i giovani per renderli dipendenti dalla nicotina.
L’Australia da anni ha messo in campo diverse leggi e normative per limitare il consumo delle sigarette, del tabacco e delle sigarette elettroniche.
Secondo le autorità australiane però le aziende del tabacco negli ultimi anni hanno messo in atto una serie di azioni volte ad attirare appositamente i giovani e in particolare gli adolescenti.
Lo scopo finale sarebbe quello di creare una generazione intera dipendente dalla nicotina ed è per questo che si sono mossi per contrastare quanto più possibile l’utilizzo delle sigarette elettroniche molto in voga tra i giovani di tutto il mondo.
Il ministro della Salute australiano ha perciò annunciato una nuova riforma antifumo che sarà la più grande messa in campo nel Paese negli ultimi dieci anni.
L’Australia è pronta a vietare gli svapo monouso, prodotto principalmente utilizzato dai giovani e dai giovanissimi, provvederà poi al blocco delle importazioni delle versioni di sigaretta elettronica che non hanno bisogno di prescrizione medica.
Infine si impegnerà per limitare la quantità di nicotina che potrà essere presente all’interno delle sigarette elettroniche.
L’Australia, come anticipato, è una nazione che si è sempre mossa per contrastare il fumo e l’utilizzo di prodotti di consumo ad esso collegato. È dal 2012 che la nazione sceglie di introdurre leggi volte a questo scopo.
Nel 2012 fu il primo Paese nel mondo ad introdurre leggi sul “plain packaging”, scelta poi seguita da altri Paesi tra cui Francia e Gran Bretagna.
Nel tempo sono poi state inserite sempre più tasse sulla vendita del tabacco portando il costo delle sigarette a livelli elevati, ad oggi l’Australia è una delle nazioni con le sigarette più care al mondo.
Un pacchetto da 25 pezzi viene venduto a 50 dollari australiani che equivalgono a 33 dollari americani.
Nonostante queste importanti azioni negli ultimi anni la nazione ha riscontrato diverse difficoltà nel contrastare l’utilizzo di prodotti destinati al fumo proprio a causa della fama del “vaping ricreativo” che ha coinvolto principalmente gli adolescenti.
Mark Butler, ministro della Salute, ha dichiarato che il vaping è diventato un vero e proprio problema comportamentale all’interno delle scuole superiori. Ha inoltre reso noto che nel territorio australiano si sta diffondendo anche nelle scuole elementari.
Vista perciò l’entità del problema si è reso necessario agire con una soluzione a livello nazionale, e questo ha dato vita perciò alla nuova normativa che è pronta a entrare in vigore.
L’utilizzo delle sigarette elettroniche sarà consentito unicamente dietro prescrizione medica e con lo scopo di utilizzarlo come uno strumento per smettere di fumare e non come uno strumento ricreativo.
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