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Australia, ritrovata capsula radioattiva lungo un’autostrada

In Australia è stata ritrovata una capsula radioattiva abbandonata nei pressi dell’autostrada Gudai-Darri.

Informazioni sullo smarrimento della capsula radioattiva – Nanopress.it

Le autorità hanno assicurato che le operazioni di recupero sono state svolte in totale sicurezza e l’oggetto verrà trasportato a Perth, nel frattempo viene conservato in un container rivestito di piombo a Newman.

Capsula radioattiva in Australia

Eccezionale ritrovamento in Australia, ma alquanto pericoloso. Si tratta di una capsula radioattiva abbandonata lungo l’autostrada Gudai-Derri, nella zona occidentale del Paese e che verrà conservata fino a domani, quando verrà trasferita in un centro a Perth.

Il ritrovamento è stato possibile grazie all’utilizzo di contatori geiger da parte di tecnici specializzati, che dopo giorni di lavoro sono riusciti a rintracciarla grazie a un minuzioso lavoro, si trattava davvero di cercare un ago in un pagliaio ma era di vitale importanza che l’operazione andasse a buon fine.

Il responsabile dei servizi di emergenza dell’Australia, Steve Dawson, ha commentato positivamente il ritrovamento, affermando che la popolazione può dormire sonni tranquilli perché l’area del ritrovamento è stata messa in sicurezza e non c’è alcun pericolo per i residenti.

La capsula è minuscola ma i suoi effetti sono potenzialmente letali. Era stata smarrita a metà gennaio, quando da un sito minerario veniva trasportata altrove percorrendo la strada dove è stata individuata in queste ore.

È poco più grande di una moneta e si trovava a circa 50 chilometri a sud di Newman, dove un mezzo pesante l’aveva prelevata per metterla in sicurezza nella città di Perth.

La capsula

All’interno di questo piccolo ma mortale oggetto c’è Cesio 137, una sostanza radioattiva che viene utilizzata nelle attrezzature minerarie. Lo smarrimento era stato annunciato dalla società Rio Tinto, che si stava occupando del trasporto e si è scusata per quanto accaduto.

La società aveva appaltato il trasporto a una società esterna certificata e il mezzo era partito il 12 gennaio da una miniera a 1.400 chilometri a nord della capitale dell’Australia occidentale.

Sono stati giorni di ansia per i residenti, molto preoccupati dagli effetti in caso di rottura.

Così è stata inviata un’indagine per capire come fosse stata persa e a decidere questo è stato lo stesso direttore dell’azienda, Simon Trott. Poco fa finalmente c’è stato il ritrovamento e le autorità hanno circoscritto e bonificato la zona.

Secondo quanto accertato finora, la capsula sarebbe caduta per le vibrazioni del mezzo, in particolare attraverso il foro lasciato da un bullone, anch’esso perso. Così al suo arrivo, lo strumento che la conteneva era stato trovato rotto e con la capsula mancante, lo stesso giorno è stata poi avvertita la Polizia di Stato.

È stato molto difficile trovarla poiché le sue dimensioni sono appena 8 x 6 millimetri, tuttavia contiene abbastanza sostanza da provocare malori o anche la morte.

Dimensioni della capsula – Nanopress.it

La capsula fa parte di un meccanismo per misurare la densità del minerale di ferro e secondo quanto riferito dalle autorità, gli esseri umani devono stare ad almeno 5 metri di distanza dall’oggetto, perché emette raggi beta e gamma con livelli di radiazioni altissimi, al pari di 10 radiografie ogni ora.

Il Cesio 137

Il Cesio 137 inglobato nella capsula è un isotropo radioattivo del metallo alcalino cesio e si forma dalla fissione nucleare dell’uranio.

Parliamo di una sostanza pericolosa che infatti prevede pochi utilizzi pratici, specialmente industriali. In piccole quantità viene appunto impiegata nelle miniere di ferro, come calibro per misurare lo spessore ma anche per i flussi dei liquidi.

Il Cesio 137 serve anche per calibrare gli strumenti di misura delle radiazioni e in alcuni casi addirittura in campo medico, per la terapia del cancro.

La sostanza ha un tempo di dimezzamento di circa 30 anni, questo significa che rimane radioattiva per 300 anni e se non fosse stata ritrovata, sarebbe stato importante comunque che rimanesse isolata, in quel modo non avrebbe avuto un impatto negativo.

Claudia Marcotulli

Diplomata in grafica pubblicitaria, amo l'arte, la natura, gli animali, la grafica, la fotografia e la scrittura.

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