La proposta della Commissione Europea parla chiaro: stop alla vendita di auto a diesel e benzina dal 2025.
Martedì 14 febbraio, i deputati hanno approvato la bozza di regolamento volta a vietare la vendita di veicoli nuovi con motore termico nell’UE a partire dal 2035. Gli Stati membri devono a loro volta approvarla affinché il testo entri in vigore e decreti, definitivamente, la fine delle auto a benzina e diesel nel prossimo decennio.
Auto a diesel e benzina: addio definitivo dal 2035?
Il Parlamento europeo ha approvato, in una votazione finale martedì, la bozza di regolamento che ferma, definitivamente, la vendita, nell’Unione Europea, di nuovi veicoli con motore a combustione interna a partire da 2035. Si tratta di uno degli ultimi passi prima dell’entrata in vigore del testo.
Nonostante l’opposizione del Ppe, la formazione conservatrice con il maggior numero di eurodeputati, il testo è stato approvato con 340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astenuti.
Il documento prevede di ridurre a zero le emissioni di CO2 delle autovetture e dei furgoni nuovi in Europa a partire dal 2035. Ciò equivale – di fatto – a uno stop delle vendite di auto a diesel e benzina e di veicoli commerciali leggeri, nonché ibridi (benzina-elettrico), a favore di veicoli 100% elettrici.
Tale regolamento, proposto dalla Commissione europea nel luglio 2021, era stato oggetto di negoziati tra il Parlamento e il Consiglio dell’UE, che avevano raggiunto un accordo nell’ottobre 2022. Il Consiglio (che rappresenta gli Stati membri attraverso i ministri) continuerà approvare formalmente il testo affinché entri in vigore.
Un chiaro segnale inviato al settore
“È un chiaro segnale inviato all’industria automobilistica, che deve uscire dai combustibili fossili” , ha affermato l’eurodeputata francese di Europa Ecologia I Verdi, Karima Delli, presidente della commissione trasporti del Parlamento europeo.
“La nostra industria è pronta ad accettare la sfida di fornire veicoli a emissioni zero“, ha affermato in una nota Sigrid de Vries, amministratore delegato dell’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA).
“Tutti gli sforzi e gli investimenti dell’industria automobilistica sono diretti verso una mobilità a zero emissioni. È essenziale che tutte le politiche e i regolamenti dell’UE si allineino e supportino questo obiettivo“, ha aggiunto.
L’Unione europea e tutti i suoi Stati membri hanno assunto molteplici impegni a favore del clima, in particolare con l’accordo di Parigi.
Il loro obiettivo principale è raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Il principio è semplice: l’UE deve raggiungere un equilibrio tra le emissioni di gas a effetto serra generate dalle sue attività e l’assorbimento di questi stessi gas da fonti naturali (come le foreste o gli oceani) o serbatoi artificiali (sequestro geologico).
La CO2 è il gas responsabile della maggior parte dell’effetto serra, rappresentando il 76% delle emissioni secondo l’IPCC (United Nations Intergovernmental Panel on Climate Change). I trasporti rappresentano il 25% delle emissioni di CO2 nel mondo e il 29% in Europa. È il secondo settore più emissivo dopo la produzione di elettricità.