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Le auto blu che sono state vendute su eBay, per risparmiare sui costi della Pubblica Amministrazione, sarebbero soltanto 7. Inizialmente, quando erano stati resi i conti dell’operazione, si è parlato di 52 automobili messe in vendita per un ricavo complessivo di 370.000 euro. Adesso sarebbe venuta fuori la verità e si apprende le 7 vetture vendute avrebbero prodotto un guadagno di 50.000 euro. A quanto pare si è fatto un passo indietro sulle vendite anche a seguito dei controlli che sono stati effettuati e che hanno portato a rinunciare ad alcune offerte, perché coloro che si candidavano come acquirenti non possedevano i requisiti necessario per l’acquisto, sia in termini di fedina penale che per quanto riguarda la possibilità di saldare il conto. Erano state messe in vendita ad un prezzo base di più di 90.000 euro anche 9 Maserati, le quali non hanno nemmeno ricevuto un’offerta.
Però la situazione non sembra essere completamente sotto controllo, perché, mentre da un lato si vende, dall’altro si fanno nuovi acquisti. In particolare verranno acquistate altre 1.300 automobili. Si calcola che, da questo punto di vista, le spese saranno considerevoli, visto che si potrebbe arrivare complessivamente a 40 milioni di euro. Sulle possibilità di acquisto ci sono aperte varie convenzioni, che dovrebbero servire a portare al servizio del Governo berline, utilitarie, vetture pubbliche blindate e perfino automobili green.
Le contraddizioni
Se da un lato si pensa al risparmio ecologico, non si fa niente per risparmiare. Di conseguenza ci si chiede perché si faccia di tutto per far passare il messaggio delle auto messe all’asta su eBay, se poi si spende molto di più per acquistarne altre rispetto a quanto si ricava dalla vendita di alcune. A questo proposito è intervenuto il responsabile Maurizio Ferrante, che si è occupato del procedimento dell’ultima gara chiusa e dell’ultima convenzione. Ferrante ha spiegato che non c’è alcuna contraddizione, anche se apparentemente non sembra, in quanto le gare in realtà non prevedono nessun vero impegno all’acquisto.
Le leggi precedenti
Eppure c’è qualcosa che non torna. D’altronde non bisogna dimenticare come la spending review di Monti e la legge di stabilità di Letta avevano vietato che le amministrazioni dello Stato potessero arrivare ad acquistare nuove auto fino al 31 dicembre 2014. Molto probabilmente però occorrerebbe che ci fossero più controlli, specialmente per quelle tre categorie, per le quali le leggi precedenti hanno previsto delle eccezioni: il corpo nazionale dei vigili del fuoco, i servizi per la sicurezza pubblica e i servizi sociali e sanitari con lo scopo di assicurare l’assistenza necessaria. Renzi ha sempre dichiarato di voler portare avanti un esecutivo all’insegna del risparmio, ma forse non si dovrebbero attuare delle misure più precise, per evitare quelle che sembrano vere e proprie contraddizioni?
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