Auto elettriche e autonomia: qual è la situazione attuale? Fin dal suo debutto sul mercato, l’auto elettrica è stata accolta con una certa diffidenza da parte degli utenti, nonostante l’impatto ambientale sia nettamente inferiore rispetto ai modelli che utilizzano benzina o gasolio, a causa della questione legata all’autonomia. Una questione talmente sentita che alcuni studiosi hanno persino coniato un termine, range anxiety, per spiegare appunto quello stato di stress ed ansia che colpisce gli automobilisti timorosi di rimanere con la batteria scarica nel bel mezzo di una strada, a chilometri di distanza dalla prossima colonnina di rifornimento. Anche per questo motivo molte case hanno ideato o stanno studiando auto elettriche con batterie più potenti, in grado di avere una durata ben più lunga rispetto ai primi modelli immessi sul mercato. Vediamo adesso più in dettaglio come siamo messi circa l’autonomia delle auto elettriche.
All’interno della questione delle auto elettriche e autonomia dei modelli presenti sul mercato, non possiamo non tenere conto delle criticità di alcuni Paesi: l’Italia ad esempio presenta gravi carenze nelle infrastrutture, e rispetto ad altre nazioni dell’Unione Europea è molto indietro anche dal punto di vista degli incentivi statali. Nel nostro Paese la diffusione è ancora molto limitata, con una percentuale che intorno allo 0,1 per cento delle vendite totali, su una media mondiale dell’1: da gennaio a settembre 2016 sono state immatricolate solo 951 vetture elettriche, con una flessione dalle 1182 unità dello stesso periodo del 2015, e in tutto il 2016, tra elettriche e plug-in ibride, in Italia sono state stimate poco più di 6100 vetture su un parco di 35 milioni di automobili. Per dare un termine di paragone, in nazioni come Norvegia e Olanda si registra una diffusione di oltre 70mila unità, in mercati molto più piccoli del nostro: la ragione di tanto scetticismo intorno alle auto elettriche in Italia è ancora una volta da rintracciare sui timori di rimanere con la batteria scarica, e con poche colonnine a disposizione.
Le colonnine di ricarica: la situazione in Italia
I cittadini più fortunati in Italia da questo punto di vista sono indubbiamente quelli di Firenze, con 145 colonnine di ricarica, seguita a notevole distanza da Roma e Milano con circa la metà dei punti di ricarica. Ma queste sono le città in Italia decisamente più in linea con le medie europee dal punto di vista infrastrutturale, altrove la situazione è alquanto desolante: Napoli ne ha solo 2, come Siena, Sassari e Savona 2, Monza 4, Lecce 3, Grosseto 6. Ancora peggio in gran parte del resto d’Italia, dove non vi è nemmeno una colonnina di ricarica, in realtà del centro-sud come Caserta, Enna o Brindisi, ma anche al nord come Asti, solo per fare qualche nome tra i molti Comuni ancora sprovvisti.
Una maggiore autonomia: i modelli di auto elettriche sul mercato
Per superare queste criticità ancora esistenti, molte case produttrici hanno dato alla luce negli ultimi anni modelli dotati di maggiore autonomia, e tra il 2016 e il 2017 sono numerose le auto elettriche commercializzate in grado di garantire un’autonomia di almeno 320 chilometri, ma, come vedremo, i numeri sono destinati a salire sensibilmente nel giro dei prossimi anni. Vediamo quali sono le auto elettriche attualmente in commercio che presentano una migliore autonomia, ben più duratura rispetto alle prime vetture del genere immesse sul mercato anni fa:
Per il 2018 già si preannunciano modelli con autonomia ancora superiore, intorno ai 500 chilometri di durata, con l’ambizioso obiettivo di raggiungere gli 800 entro il 2025. Il futuro della mobilità sostenibile, e con essa una riduzione significativa dell’inquinamento atmosferico, passa necessariamente anche per gli studi e i progetti in fieri legati all’autonomia delle auto elettriche.
Autonomia auto elettriche: quale futuro?
Il futuro dell’autonomia delle auto elettriche promette di essere molto luminoso, grazie alle ricerche che da anni sta puntando su nuove batterie litio-zolfo e magnesio, sulle batterie metallo-aria, a stato solido e a flusso, superando la tecnologia agli ioni di litio sfruttata negli attuali accumulatori, a cui gli ingegneri specializzati non credono molto in termini di sviluppi ulteriori. Ci sono progetti come quelli dell’istituto HZB di Berlino che si propongono di sostituire l’attuale grafite all’interno delle batterie con il silicio, per aumentare l’autonomia di 6 volte rispetto ai parametri attuali, mentre l’Università di Cambridge ha già brevettato un sistema di accumulatori che combina litio e ossigeno, in grado di garantire un’autonomia di 650 chilometri. Tra ipotesi allo studio e brevetti già sperimentati, il futuro dell’autonomia delle auto elettriche è ricca di possibilità e nuovi orizzonti, che consentiranno di sorpassare la range anxiety una volta per tutte.
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