Le auto elettriche sono il futuro. Questo è sicuramente una realtà assodata, ed è facile percepirlo dagli enormi investimenti che le grande case automobilistiche stanno facendo per la creazione di nuovi concept a zero impatto ambientale. Grazie anche ai Saloni internazionali dell’automobile, le azienda si mettono al lavoro e cercano di presentare prototipi elettrici e all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, inoltre la Conferenza di Parigi sul clima ha dato un grosso scossone al mercato delle auto elettriche ed è per questo che è stato regolamentata la trasformazione da auto a benzina/diesel ad auto elettrica.
E’ stato da poco approvato il decreto che regolamenta la trasformazione dei veicoli a motore endotermico in veicoli elettrici. Questo a conferma che c’è la volontà da parte di tutti di, pian piano, lasciare le motorizzazioni tradizionali, anche come risposta allo scandalo dieselgate, per abbracciare le nuove motorizzazioni ad impatto zero.
Sarà, quindi, molto più facile far diventare la propria vettura, un’auto elettrica proprio come accade, e come è accaduto sin’ora, per la trasformazione delle auto in vetture a gas GPL o a Metano. Questo decreto strizza l’occhio al mondo delle auto elettriche che stanno iniziando ad espandersi notevolmente: dal car sharing elettrico alle prime auto già presenti nelle nostre città, dai totem di ricarica elettrica alle agevolazione sull’acquisto di una “green car”.
Il retrofit, ossia la procedura per la trasformazione, non veniva presa in seria considerazione dagli automobilisti per via degli alti costi e della completa assenza di norme a riguardo. Grazie al decreto, adesso sarà possibile convertire la vostra auto in elettrica grazie all’utilizzo di un “semplice” kit che è composto da un motore elettrico, con il convertitore di potenza, un pacco batterie e, fondamentale, l’interfaccia con la rete per la ricarica delle batterie.
Il sistema di conversione diventa cosi molto simile a quello che trasforma l’auto in gpl o in metano. Infatti, si passa dalla semplice omologazione da verificare sul prodotto fornito dal fornitore, verrà montato dal vostro riparatore di fiducia -oppure uno affidato dal produttore stesso- e infine bisognerà portare la vettura in motorizzazione per effettuare il cambio nei dati, l’aggiornamento, della documentazione dell’auto, avvisando cosi gli enti e le autorità di aver trasformato l’auto in elettrica.
L’Italia si è mossa in anticipi sui tempi. Grazie – e si fa per dire- , soprattutto, allo spauracchio delle polvere sottili (PM 10, etc) che hanno davvero reso la vita difficile al paese che sta ancora aspettando un aiuto percepibile dalle precipitazioni. I blocchi delle auto sono fini a se stessi se non vengono prese decisioni più concrete e questo decreto retrofit sembra andare nella direzione giusta.
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