La Bloodhound, l’auto supersonica, è stata presentata in anteprima a Londra. Questa auto-razzo è stata costruita per battere il record di velocità precedente che è di 1.228 km/h. Il record che vuole stabilire il gruppo che c’è dietro a questo progetto è di 1600 km/h.
La macchina però non è ancora pronta, i costruttori stimano di essere nella fase finale, il tutto deve ancora essere assemblato. I motori che spingeranno questo bolide a forma di matita saranno tre: il primo, a reazione, è un Eurofighter Typhoo-Rolls-Royce, il secondo è un razzo della Nammo norvegese ed il terzo motore è un V8 Jaguar. Quest’ultimo servirà per l’alimentazione degli altri motori. La potenza di questo missile è pari a 180 vetture di Formula 1, pari a 135 mila cavalli.
Il record da battere è quello del 1997, fatto registrare dal veicolo ThrustSSC. Quell’auto-razzo era dotato di un motore jet e riuscì ad arrivare ala folle velocità di 1227,99 km/h e per la prima volta superò la velocità del suono. Il ThrustSSC è ora disponibile al Coventry Transport Museum per essere osservato da curiosi e da studenti. Alcuni ingegneri di quel grande traguardo sono al lavoro per battere se stessi e l’obiettivo è quello di superare il record del 33%, sarebbe il margine più ampio mai registrato nella storia.
Alla guida della Bloodhound ci sarà il detentore del record precedente, quello effettuato a bordo della ThrustSSC, Andy Green. L’esperto pilota di auto-razzi è un ufficiale della Royal Air Force e ha ormai 50 anni ma si sente pronto per questa nuova sfida e dichiara: “Quando accenderò il razzo inizierò a combattere con lo sterzo, le ruote inizieranno a pattinare sulla superficie, e sarà come guidare sul ghiaccio. Ma quando diventeremo supersonici la maneggevolezza cambierà enormemente. A Mach 1.2, 1.3, e avvicinandosi a Mach 1.4 (1.000 miglia all’ora, nda), piccoli movimenti dello sterzo causeranno onde d’urto ed enormi carichi laterali”. Sarà un’impresa storica!
La Bloodhound SSC è in mostra al Canary Wharf di Londra dal 24 settembre di quest’anno e circa 8000 visitatori hanno già potuto vedere dal vivo il missile che frantumerà il record della Thrust del ’97. La sua forma a matita e i suoi colori sgargianti la rendono ancora più iconica. Ma ciò che ha stupito di più è stata la cabina del pilota, un piccolo spazio iper tecnologico nel quale Andy Green dovrà tenere d’occhio tutte le informazioni relative ai motori, alla velocità e tutta una serie di informazioni sul veicolo. Il prodotto finito è il risultato di otto anni di collaborazione tra 280 compagnie internazionali, con l’appoggio del governo bitannico. Ricerca e sviluppo hanno portato alla conclusione di questo incredibile progetto che ha come obiettivo, oltre al record, quello di “ispirare le future generazioni a intraprendere una carriera nel campo della scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, mettendo in mostra questi soggetti nel modo più emozionante possibile”.
La sfida avrà luogo sul lago salato di Hakskeen Pan in Sud Africa. In questo luogo una società del posto sta cercando di mettere a punto una pista ad hoc per questo missile, 16 chilometri piani di lunghezza per 500 metri di larghezza, forse anche questo è un record.
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