Non è certo una novità che l’Europa sia a guida tedesca. Anche in campo automobilistico la forza teutonica sovrasta tutte le altre. Tuttavia in un mercato molto attivo nessuno sta a guardare e gli inseguitori corrono sempre di più. E’ la sintesi dei dati di vendita in Europa nei primi otto mesi dell’anno, da poco diffusi.
Prima un’occhiata alle cifre generali. L’Europa allargata (cioè Ue più i paesi dell’Efta, quindi Svizzera, Norvegia e Islanda) nel periodo gennaio-agosto 2016 è cresciuta del 7,6%; sono state immatricolate 9.255.264 autovetture. L’Italia ha fatto registrare una performance decisamente migliore della media, crescendo del 17,2%. Il totale delle immatricolazioni nel nostro Paese ammonta a 1.180.230 autovetture. Fra le grandi nazioni nessuno ha fatto meglio di noi e stiamo quasi raggiungendo la Francia al terzo posto europeo come dimensione del mercato; le prime sono Germania e Gran Bretagna.
Passiamo alle quote di mercato dei gruppi, sempre riferite all’area Ue+Efta. Nessuno in questo continente può insidiare Volkswagen che è riuscita a crescere del 2,2% nonostante l’annus terribilis legato alle vicende dello scandalo dieselgate. Con i suoi 2,2 milioni mantiene una quota di mercato del 23,9% (scesa dal 25,2%). Il gruppo PSA aumenta le vendite del 3,3% ma perde qualcosina nella quota (0,4%), ora del 10,2%; mentre la rivale francese Renault compie un significativo balzo (vendite salite del 12%) ed è vicinissima con il 10% netto.
Poi troviamo Ford, salita del 5% nelle vendite; ma anch’essa perde un paio di decimali nella quota, ora del 7%. Il gruppo americano è ora tallonato dal gruppo italo-americano FCA che ha messo a segno una performance molto brillante, aumentando le vendite del 15,1% e raggiungendo il 6,8% nella quota di mercato. Ha quindi scavalcato la General Motors (essenzialmente solo Opel), ferma al 6,7% nonostante un aumento del 7,1% nelle immatricolazioni.
Troviamo subito dopo il gruppo BMW che ha raggiunto la quota del 6,6% grazie ad un ottimo +12,6% nelle vendite. Poco lontano segue Daimler al 6% in virtù di un altrettanto brillante 13,3% nelle immatricolazioni. Troviamo i coreani del gruppo Hyundai al 5,9% (+10,5%).
Dopo arriva Toyota al 4,2% (vendite +7,4%); Nissan 3,7% (-2,1%); Volvo ha l’1,9% (-15,7%), Mazda corre all’1,4% grazie ad un entusiasmante +23,4%; Jaguar-Land Rover va fortissimo (+29,9%) e sale all’1,4%. Anche Suzuki accelera con decisione, raggiungendo l’1,3% con un +14,3% nelle vendite. Honda raggiunge la quota dell’1,1% grazie alla strabiliante performance di vendita del +32,1%. Crollano invece le vendite di Mitsubishi, -10%, che la fanno scendere alla quota di 0,8%.
Chiudiamo con le performance di vendita delle singole marche. Di Honda e Mazda abbiamo detto. Ma la migliore in assoluto è la Jaguar che in un anno ha quasi raddoppiato le immatricolazioni, trascinata dal SUV F-Pace: +90,2%. Vanno segnalate Jeep a +21,5% e Lexus a +18,1%. La quota di mercato più alta è sempre quella di Volkswagen con 11,3%; seguono Renault con 7,2%, Ford con 7%, Opel con 6,7%. Poi troviamo Peugeot a 5,9%, Audi a 5,5%, Mercedes-Benz a 5,3%, BMW 5,2%, Fiat 5,2%.
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