Autobianchi Y10 compie 30 anni: storia della citycar italiana

L’auto che piace alla gente che piace”. Così viene ricordata ancora oggi l’Autobianchi Y10. Ma una semplice affermazione non è abbastanza per descrivere la sua tecnica e la sua estetica: ci riferiamo ad esempio alla sua aerodinamica, alla qualità degli interni e alla strumentazione digitale su richiesta. Da subito la Y10 si propose come valida alternativa alla A112, sostituta della Y10. Da poco l’utilitaria ha compito il suo trentesimo compleanno e andiamo a ripercorrere la sua storia in breve.

Lancia Y10 Fire

Presentata nel 1985, il modello con assale rigido era superiore alla Fiat Panda (quest’ultima aveva un assale posteriore con molle a balestra). Con un peso di appena 850 kg, era animata da un 999cc da 45 CV.

Autobianchi Y10 Turbo

Con un 1049cc turbo e con carburatore Weber, la pepata erogava 85 CV per uno 0-100 km/h in appena 9.5 secondi e una top speed di 180 km/h. Per una melodia degna del suo nome non mancava uno scarico sportivo.

Autobianchi Y10 AWD

La variante a trazione integrale montava un motore in grado di erogare 50 CV come potenza massima ed era mossa da un complesso sistema elettropneumatico che lasciava libero l’albero di trasmissione quando si passava in trazione due ruote motrici. Per passare da trazione integrale ad anteriore e vice versa bastava premere semplicemente su di un pulsante posto sul cruscotto.

Autobianchi Y10 Fila

Presentata nel 1987, questa versione si distingueva per via della sua tinta bianca con strisce lungo la carrozzeria e logo Fila sugli schienali dei sedili anteriori. Nel 1988 nacque la Fila 2 di nero vestita con dettagli a contrasto.

Autobianchi Y10 GT

Con il facelift arrivato nel 1989, l’italiana presentava migliorie tecniche con il 1.3 a iniezione elettronica da 78 CV per la GT e poche novità estetiche. In questa variante, il modello accelerava da 0 a 100 km/h in 11.5 secondi con una velocità massima sui 180 orari di velocità massima.

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