Secondo Giuseppe Conte la proposta dell’Autonomia è inaccettabile. Il leader del Movimento ammette: “La contrasteremo con forza”.
Alla presentazione della candidatura di Donatella Bianchi, Giuseppe Conte da via Campo Marzio ci ha tenuto a precisare come ancora una volta il Movimento sia contrario all’Autonomia differenziata. Il capo del partito dice no a cittadini di serie A e di serie B. Il punto di Bianchi sulla Sanità pubblica: “Una rete ospedaliera con le connessioni con il territorio”.
Una posizione dura quella presa da Giuseppe Conte, senza marce indietro o ipotesi ritrattate. Forse l’unico a non cadere nella rete delle rassicurazioni di Calderoli – “quotidiani del sud permettendo” – il leader dei Cinque Stelle si è detto ancora una volta assolutamente contrario all’Autonomia Differenziata, e lo ha ribadito nella giornata di oggi direttamente dalla sede del Movimento in via Campo Marzio.
Presentando la candidatura di Donatella Bianchi alla presidenza della regione Lazio, Conte ha colto la palla al balzo per far sapere come, a differenza di altri esponenti del centrosinistra che pare siano soliti cambiare opinione in base alle sedi, di non poter accettare che si aumentino i divari territoriali.
“Finché si tratta di riconoscenze di spazio ci può stare, ma diciamo no a cittadini di serie A e di serie B”. Conte conferma che da parte sua il progetto di Roberto Calderoli è completamente insensato, e che tutto il partito lo combatterà all’unisono, marciando insieme “con forza”.
Sul tema della sanità pubblica, uno dei punti dell’Autonomia Differenziata del leghista che mira a far gestire alle Regioni anche questi due fondamentali settori, è intervenuta anche Donatella Bianchi.
In linea con il leader del suo partito Donatella Bianchi nella giornata di oggi, in occasione della sua presentazione alla candidatura alle Regionali nel Lazio, ha fatto sapere cosa vuole per la sanità non solo nella capitale ma in tutta la Regione.
Per Bianchi dunque sarà importante costruire collegamenti e reti ospedaliere su tutto il territorio, e che non dovrà essere Roma l’unico porto accessibile – nonostante rimanga un punto di riferimento per tutta la Regione.
Ancora sulla falsa riga delle direttive nazionali del Movimento, la candidata ha parlato di necessità di rafforzare il servizio sanitari, cominciando proprio dai medici di base, al personale ospedaliero e a quello del Pronto Soccorso, che per il Lazio hanno rappresentato soprattutto negli ultimi anni – ma anche in tutto il Paese – un grave problema.
“Fuori dalla politica delle nomine” commenta ancora Bianchi prendendo distanza dal governo: “Difesa della sanità pubblica e potenziamento della rete“. Sono questi i punti fondamentali della sua campagna. Tante misure che porteranno secondo la pentastellata a risanare il sistema per garantire ai cittadini il diritto fondamentale alla salute.
Infine, nel suo intervento di oggi, la candidata M5S ha parlato anche di digitalizzazione che potrebbe aiutare in questo senso.
Una Donatella Bianchi che pare abbia chiuso la porta a D’Amato, che la settimana scorsa in una trasmissione televisiva aveva aperto al ticket, dimostrando interesse. Per il Lazio però tra PD e Movimento, nonostante le pressioni da parte della sinistra intellettuale, e della stampa di sinistra romana, non si arriverà allo stesso risultato ottenuto per le Regionali in Lombardia dove i due partiti sono riusciti a trovare un accordo per l’alleanza.
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