Ecco come potete riconoscere gli autovelox finti con questo dettaglio che in tantissimi automobilisti non conoscono.
Lungo tutte le strada italiane sono installati dei dispositivi che monitorano il rispetto del Codice della Strada in materia di limiti di velocità. Non tutti sanno, però, che ci sono anche degli apparecchi finti e assolutamente non omologati dal Ministero dei trasporti e delle infrastrutture. Proprio per questo, vi sveliamo tutti i dettagli in questione, che vi permetteranno di distinguere gli autovelox finti da quelli veri.
Quante volte vi sarà capitato di mettervi in autostrada e di notare la presenza di un autovelox. Magari avete anche temuto che vi abbia scattato una foto, nonostante steste rispettando i limiti di velocità.
Magari la sua presenza non vi era stata segnalata da nessun cartello stradale e neanche da Google Maps. Come comportarsi in questo caso? Bisogna aspettarsi una multa?
Dovete sapere che gli autovelox sono dei dispositivi in grado di rivelare la presenza di veicoli che superano i limiti di velocità consentiti dal Codice della Strada. Questi apparecchi sono anche in grado di scattare una foto della targa del veicolo, in modo da multarne il proprietario.
Gli autovelox sono degli apparecchi disciplinati dal Codice della Strada, che si esprime chiaramente in materia.
In particolare, nell’articolo 142 comma 6 e 6-bis, il documento in questione rivela che gli autovelox sono dei dispositivi che si utilizzano come prove del rispetto o meno dei limiti di velocità.
Questi strumenti devono essere debitamente omologati e inoltre preventivamente segnalati e ben visibili. A segnalare gli autovelox devono essere dei cartelli luminosi, che attirano l’attenzione dell’automobilista, senza distrarlo dalla guida.
Ma allora come mai esistono gli autovelox finti e come riconoscerli? Ecco che di seguito vi spieghiamo tutto. Finalmente riuscirete a distinguerli da quelli veri e non avrete più paura di ricevere delle multe per la mancata osservanza dei limiti di velocità.
Gli autovelox sono delle vere e proprie scatole che contengono un sensore in grado di rilevare le infrazioni relazionate con i limiti di velocità; contengono, inoltre, una videocamera che scatta la foto del veicolo che sta infrangendo la norma. L’obiettivo è sia quello di consentire alle autorità di raccogliere prove reali che quello di permettere di recapitare la multa direttamente al titolare.
Esistono, però, dei dispositivi molto simili agli autovelox, posizionati lungo le strade italiane, che confondono gli automobilisti e li inducono a pensare che si tratti di apparecchi che controllano la velocità dei veicoli.
In realtà, dovete sapere che molti di questi dispositivi sono finti e non sono disciplinati dal Ministero né dal Codice della Strada. Proprio per questo, non bisogna preoccuparsi della loro presenza.
Come abbiamo spiegato più sopra, tra l’altro, un autovelox, per essere considerato omologato e a norma di legge, deve essere stato preventivamente segnalato. Nel caso in cui lungo il proprio tragitto non sia stata fatta nessuna segnalazione, quindi, l’automobilista deve assolutamente ignorare la presenza di questi dispositivi.
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