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Categories: Cultura

Avrò cura di te, di Gramellini-Gamberale: trama e recensione del libro

Avrò cura di te, il libro scritto a quattro mani da Massimo Gramellini e Chiara Gamberale – di cui vi raccontiamo la trama e vi offriamo la recensione – nasce dalla sovrapposizione di due diverse esperienze letterarie che danno vita ad una storia che ci porta a riflettere sul senso dell’amore, quello perfetto, che tutti inseguiamo ma che purtroppo spesso non riusciamo a trovare. Un viaggio interiore che il lettore affronta assieme ai protagonisti della storia – una giovane donna in forte crisi esistenziale e Filemone, il suo angelo custode – in cui la prima si rispecchia nell’autrice e nel suo talento nel sollevare mille dubbi, ed il secondo, saggio e poetico, nel giornalista dalla spiccata capacità di trovare le giuste risposte. In libreria per Longanesi dal 17 novembre scorso, Avrò cura di te è già nei primi posti della classifica dei libri più venduti.

Trama

Gioconda detta Giò è una trentacinquenne inquieta, con una pesante storia familiare alle spalle ed un unico grande amore, Leonardo, che però l’ha lasciata. Sola ed in preda alla disperazione si rifugia nella casa dei nonni, simbolo, ai suoi occhi, di amore eterno, quello perfetto. La notte di San Valentino, una festa che Giò non ha mai considerato, trova un biglietto: è stato scritto dalla nonna che si rivolge al suo angelo custode per ringraziarlo. Sconfortata ma convinta di non aver nulla da perdere, scrive anche lei al suo angelo che, incredibilmente, risponde, con una promessa: ‘avrò cura di te’.

Nasce così un confronto tenero e divertente con un essere che, oltre ad avere una personalità ben distinta, ha anche un nome, Filemone, e soprattutto sa comprendere la donna come neanche lei stessa è mai riuscita a fare. Sarà lui a farle capire, senza giudicare, i suoi errori, a spiegarle la differenza tra i sentimenti e le emozioni, ad insegnarle le cose da dire e quelle da evitare, per riprendere in mano la sua vita e compiere così un (giusto) processo di evoluzione personale.

Nello scambio tra i due vengono coinvolte anche le persone che circondano Giò – il pedante ex marito, la madre fricchettona, l’amica coinvolta in una relazione extraconiugale – che, attraverso la voce dell’angelo, comprendono come sia possibile, e necessario, tenere a bada la testa e l’istinto per ascoltare le ragioni del cuore. Soprattutto quando è chiamato a far fronte a prove complicate, come quelle che Filemone pone a Giò, in un finale in cui tutto sembra confuso ma che tutto, invece, avrà un senso.

Recensione

Esiste un solo modo per attraversare il dolore, Giò. Accettarlo e andare oltre. Serve un atto di fede nella vita. La ricompensa sarà l’isola del tesoro: la scoperta di una parte sconosciuta di se stessi‘. E’ in questa frase, pronunciata da Filemone, che si concentra tutta l’essenza di questo brillante romanzo, scritto a quattro mani da due degli autori più amati dal pubblico italiano.
Già caso editoriale di fine anno, Avrò cura di te è un libro sui buoni sentimenti che descrive il percorso interiore di una donna – egocentrica, capricciosa e malata di vittimismo – che giunge, grazie alla sua guida invocata per gioco, a riscoprire se stessa e a riprendere, finalmente, in mano la sua vita.

Lo scambio epistolare tra i due comincia in una data simbolica, il 14 febbraio, e dura esattamente un anno, il tempo giusto perché l’Angelo insegni alla donna – consapevole di aver contribuito allo sfacelo della sua vita – a comprendere i propri sbagli e a ricomporre il puzzle dei suoi sentimenti, partendo dall’amore verso l’ex marito, fino a quello per l’eccentrica madre, per il padre e per gli affetti che riempiono (o dovrebbero riempire) tutta la sua vita. Gioconda sceglie di rimettersi in gioco, completamente, fino ad arrivare all’incredibile scoperta finale che (solo apparentemente) capovolgerà ancora una volta tutte le sue certezze.

Che dietro i due protagonisti si nascondano i due autori è chiaro fin dalle prime pagine, nonostante la stessa Gamberale abbia ammesso, spiegando la genesi del romanzo, come ‘io metto a disposizione il mio vizio di fare domande, lui il suo talento nel dare risposte‘. Da una parte, dunque, una scrittrice esperta nel raccontare storie di donne alle prese con un’esistenza complicata, dall’altra la penna pacata ma risoluta di Gramellini che chiarisce i dubbi della protagonista, indicandole la via giusta da seguire.
Romanzo delicato e profondo, Avrò cura di te racconta, con una buona dose di leggerezza, l’illusione dell’amore perfetto senza rinunciare però al romanticismo del lieto fine. Che giunge dalla consapevolezza che solo mettendosi davvero in gioco si può arrivare alla felicità, poiché l’amore eterno altro non è se non quello più imperfetto.

Caterina Padula

Giornalista pubblicista, appassionata di scrittura, mi occupo da anni di approfondimenti culturali e di informazione online. Da sempre lettrice accanita e curiosa, amo la musica, l'arte e tutto ciò che è natura.

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