Gli studiosi hanno individuato qualcosa dopo anni che non si vedeva in Italia: questo avvistamento in acqua non è passato inosservato.
È una primavera in anticipo e anomala quella che si sta verificando in tutta Italia. Nonostante le temperature siano ancora incerte e il tempo non stabile, ci sono delle variabili che portano ad un cambiamento nel comportamento dell’ecosistema. Per questo motivo l’avvistamento in acqua a Pesaro ha destato qualche sospetto e ora gli studiosi vogliono vederci chiaro.
Pesaro, o comunque una buona parte del litorale marchigiano, registra una anomalia che fa scattare gli studiosi. Sono apparse delle sacche di colore nero lungo la spiaggia spesso e volentieri scambiate per spazzatura o alghe.
Questi non sono rifiuti e non devono essere toccati, infatti sono delle sacche che conservano le uova dei pesci cartilaginei che sono giunti a riva a seguito delle mareggiate che hanno colpito la zona in questi giorni.
Se si dovessero incontrare queste sacche in spiaggia non bisogna toccarle e tanto meno calpestarle, proprio perché contengono le uova delle razze oppure degli squali. Gli studiosi le chiamano borsellini delle Sirene che arrivano sulle spiagge durante la bella stagione, ma non in marzo.
Le foto stanno facendo il giro del web, così come la notizia ripresa dal Resto del Carlino per raccontare l’evento e mettere in guardia tutti quanti. Lo spiaggiamento delle uova è anomalo in questo periodo, causato non solo dalle mareggiate ma anche dall’inquinamento. Una minaccia che non deve essere sottovalutata.
Da una parte è un bene che queste sacche siano riapparse, perché significa che ci sono di nuovo dei movimenti in merito alla riproduzione di questi pesci. Dall’altra preoccupa il tempismo, l’anticipo e la manifestazione.
I borsellini delle Sirene sono delle sacche piene di uova delle razze o degli squali. Di norma la stagione riproduttiva dura sino all’estate, dalla primavera inoltrata. La sacca contiene un uovo fecondato che con il passare del tempo diventa embrione, con gestazione sino a 12 mesi.
Il piccolo pesce esce dalla sua sacca in autonomia e il colore di questo involucro potrebbe essere nero, bianco oppure giallo. Più borsellini ci sono e più il mare risulta essere in salute.
Come evidenziano gli esperti, queste sacche non devono essere toccate o spostate. È compito del mare fare questo e portarle in spiaggia, infatti possono stare lontane dall’acqua anche per un giorno intero per poi essere riprese dall’acqua.
Sono esseri viventi e come tali non dovranno diventare un gioco, queste sacche non sono da scambiare per qualcosa di inutile o per spazzatura. In un momento come questo dove sembra che abbiano anticipato il loro arrivo, i professionisti del settore hanno voluto divulgare la notizia al fine che tutti prendano nota di questo fenomeno di vita futura molto importante.
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