Continua il fenomeno delle baby prostitute a Roma e dopo il caso scoppiato ai Parioli, viene alla luce un episodio analogo.
In questo caso le ragazze sono poco più che maggiorenni e anche queste si vendevano per comprare abbigliamento di lusso. Coinvolto nel giro anche un compagno di classe che trovava per loro i clienti.
Baby prostitute a Roma
Torniamo a parlare di baby prostitute nella Capitale e dopo il caso che ha sconvolto l’opinione pubblica, in merito alle baby squillo minorenni dei Parioli, ora ne arriva uno molto simile che ha come teatro Infernetto e Ostia.
Questa volta si tratta di ragazze poco più che maggiorenni ma i contorni sono più o meno gli stessi, queste infatti mercificavano il loro corpo vendendosi a chiunque in cambio di soldi che poi utilizzavano per comprare abbigliamento e accessori di lusso.
Per condurre una vita agiata, le ex studentesse di questa nuova vicenda di prostituzione trovavano clienti grazie a un loro amico conosciuto fra i banchi di scuola, nonché fidanzato di una di loro.
Tutto inizia come un gioco e diventa una professione per queste giovani ragazze che hanno il solo scopo di potersi permettere acquisti che altrimenti non potrebbero mai fare.
Le 4 ragazze quindi con l’aiuto del fidanzato di una di loro, il quale ovviamente aveva un suo guadagno da tutto ciò, cominciano a prostituirsi e i rapporti sessuali hanno tariffe che partono dai 400 euro a notte.
I rapporti vengono consumati in hotel di lusso nel centro di Roma e la metà dei soldi andava appunto al loro manager, indagato ora per sfruttamento della prostituzione.
L’inchiesta dei Carabinieri di Roma ha portato alla luce quella che sembra essere una replica del famoso caso avvenuto ai Parioli, in cui le protagoniste erano addirittura minorenni.
Il giro di affari nato sul litorale romano di Ostia si è espanso poi in altre zone di Roma come Infernetto, dove le ragazze erano solite incontrare i clienti. Queste attività hanno fruttato al gruppetto un introito di migliaia di euro grazie alle conoscenze del ragazzo, il quale procurava persone in grado di pagare dai 400 euro in su per una notte di sesso nei migliori alberghi di Roma.
A prenotare hotel e in alcuni casi prestare addirittura la propria abitazione, è il ragazzo che ore è indagato per sfruttamento della prostituzione ma agli atti non risulta nessuna forma di costrizione verso le giovani.
Anzi, l’idea sarebbe partita proprio da loro seguendo sicuramente il caso dei Parioli che ha avuto una risonanza tale da essere stato raccontato anche in una serie su Netflix.
Non è stata utilizzata violenza né coercizione e le ragazze erano completamente consenzienti: il loro obiettivo era guadagnare e per l’aiuto ricevuto, incassava anche il giovane manager.
Il caso dei Parioli
Più o meno sono le stesse modalità che ritroviamo nel 2014 in merito al caso delle baby squillo ai Parioli. In questo caso le protagoniste erano due 15enni finite nel giro della prostituzione minorile della Capitale.
Avevano iniziato quasi per gioco, con il fine di comprarsi telefonini e borse di marca, invece sono finite in qualcosa molto più grande di loro.
Dalle intercettazioni di allora, emersero dati allarmanti in cui le ragazze erano manovrate da alcuni sfruttatori che facevano soldi sulla loro pelle, organizzando per loro gli incontri.
Ci furono più di 30 persone indagate e anche un traffico di droga collegato a questi illeciti. I nomi utilizzati per indicare le 15enni sono fantasiosamente quelli di Azzurra e Aurora e una di queste due, leggermente più grande dell’altra, è fra gli indagati poiché sarebbe state lei a convincere la coetanea a entrare nel giro.
I clienti erano molto facoltosi e le indagini portarono anche al coinvolgimento di altre minorenni. In tutto ciò i genitori erano all’oscuro di tutto e anche nel caso che riportiamo oggi è così.
Le 4 ragazze del nuovo giro scoperto in queste ore appartengono a famiglie della media e piccola borghesia romana e hanno intorno ai 18 anni.