[didascalia fornitore=”ansa”]Il quartier generale di Netflix[/didascalia]
Dopo Suburra, Netflix ordina Baby, la terza serie tv italiana della piattaforma streaming: le prime anticipazioni sulla trama dicono che Baby sarà dedicata alla prostituzione minorile, riprendendo fatti di cronaca realmente accaduti nel 2013, quando a Roma si scoperse un giro di baby prostitute ai Parioli, con due adolescenti – 14 e 15 anni nel periodo dei fatti – che fingevano di essere maggiorenni e avevano un giro di una quarantina di clienti.
In arrivo l’anno prossimo su Netflix Baby, la serie tv ispirata a fatti di cronaca accaduti nel 2013 (ma anche ad altri eventi analoghi capitati in anni successivi): e come in Suburra, sarà ancora la capitale a farla da padrona sulla piattaforma streaming.
Baby: la cronaca dietro la nuova serie tv Netflix
Ispirandosi ai fatti di cronaca sulle baby squillo e su un giro di prostituzione minorile, la trama di Baby racconterà le vite segrete degli adolescenti della capitale, in particolare di quelli dei Parioli.
La nuova serie tv Netflix, terza produzione italiana del colosso dello streaming, è liberamente ispirata ai fatti di cronaca accaduti nel 2013, quando tutta Italia scoprì che, per permettersi l’indipendenza economica, due ragazzine poco più che adolescenti vendevano sé stesse a clienti più o meno consapevoli.
Le due ragazze, adescate su un sito di incontri, lavoravano in un appartamento del quartiere Parioli: i loro sfruttatori (tra cui la mamma di una delle due) intascavano una percentuale dei compensi. A dare il la alle indagini, l’altra mamma: scoperto cosa facesse la figlia grazie al lavoro di un investigatore privato, ha denunciato il tutto alle forze dell’ordine.
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La trama di Baby: amori e segreti per la serie tv
La prima stagione di Baby avrà otto episodi, che racconteranno di crisi adolescenziali dovute anche a pressioni familiari, la scoperta dell’amore unita a segreti inconfessabili.
A sceneggiare la serie, un collettivo di sceneggiatori, i Grams (Antonio Le Fosse, Eleonora Trucchi, Marco Raspanti, Giacomo Mazzariol e Re Salvador con la collaborazione di Isabella Aguilar e Giacomo Durzi).
In attesa di vedere se Baby confermerà o meno la qualità già vista in Suburra, Netflix si dice entusiasta per questa nuova serie tv, ‘uno dei nuovi e avvincenti programmi dai produttori di talento che tanto amiamo’.
A produrre la serie sarà Fabula Pictures, che definisce Netflix ‘il terreno perfetto per sperimentare nuove modalità di storytelling nella televisione italiana’.
Come detto, Baby sarà la terza serie italiana di Netflix, al debutto tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, dopo Suburra (attualmente disponibile) e il documentario in quattro parti sulla Juventus: attualmente in preparazione, lo speciale sulla Signora verrà trasmesso nel 2018.
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