Bacca, Insigne ed Eder sono accomunati da una cosa dopo l’ultima giornata: la furia dopo la sostituzione. Davanti alle telecamere. Nervosismo dovuto probabilmente alla partita (Napoli e Inter hanno perso) o al voto basso in pagella (vedi Bacca). Arrabbiature che, a loro volta, hanno fatto infuriare gli allenatori, che preferiscono lavare i panni sporchi in famiglia. E non davanti a milioni di tifosi.
Partiamo da Carlos Bacca. Con Vincenzo Montella sono scintille al momento del cambio. Nonostante manchino solo sei minuti al fischio finale del match contro il Pescara e il Diavolo sia in vantaggio. Al posto del colombiano entra Luiz Adriano e la cosa non va giù a Bacca. Montella gli si avvicina per dargli il ‘cinque’, ma il giocatore lo dribbla. Si porta la mano sul volto e scaglia la giacca a terra. Il tempo campano non gradisce e gli dice qualcosa. Bacca è alla quarta giornata consecutiva senza gol (cosa che all’attaccante crea sempre ansia e nervosismo). Montella fa il pompiere alla fine: “La reazione di Bacca? Ho visto di peggio. Vedremo se avrà qualcosa da dire, domani ci ritroveremo. Da parte mia, non c’è nessun problema. Bacca ha fatto il suo lavoro, poteva sfruttare meglio qualche occasione, ma ha dato il suo apporto”.
Eccoci a Lorenzo Insigne. Se la prende con Maurizio Sarri al momento del cambio (54′), in modo teatrale. Il tecnico del Napoli non gradisce lo fa sapere davanti alle telecamere: “Quando esce, deve stare zitto. Se ha qualcosa da dire, la dice il giorno dopo. Ma quando esce, deve stare zitto. Ho messo Giaccherini perché ho visto Lorenzo stanco e spento”. Insigne, uscendo, più volte ha ripetuto di stare bene. Labiale prontamente colto dalle telecamere. A distanza di due giorni dalla sfida contro la Juventus, il giocatore ha comunque chiesto scusa, evitando la multa. Pure contro il Besiktas, il giocatore era stato sostituito ed era uscito dal campo piangendo. Pare che la Società stia dalla sua parte.
Infine, c’è il caso Eder – Inter. Esce dal campo di Genova, dove la squadra sta perdendo contro i suoi ex compagni, e non dà la mano a Frank De Boer. Mancava un quarto d’ora alla fine. Come nel caso di Bacca, pure questa volta è l’allenatore a cercare di dare un ‘cinque’ al suo attaccante, ricevendone in cambio solo indifferenza. Il giocatore si è infatti seduto in panchina, tirando dritto. Nel caso dell’Inter, però, la situazione è più incandescente perché il tecnico sembra davvero alla fine dei suoi giorni da mister della Beneamata.