Francesco “Pecco” Bagnaia è il campione del mondo della Moto Gp. A Valencia, nel circuito Ricardo Tormo, nell’ultimo gran premio disponibile della stagione, il torinese della Ducati è riuscito a spuntarla su Fabio Quartararo, il francese, di origini siciliane, della Yamaha, partito decisamente meglio dell’italiano in stagione, ma meno costante, poi, nel corso del Mondiale.
E quindi, tredici anni dopo Valentino Rossi, uno dei piloti italiani più vincenti di sempre, il nostro Paese torna a festeggiare un titolo iridato. E deve essere un onore per Bagnaia, cresciuto nel segno di The Doctor, e di cui ha sempre seguito gesta e orme.
Francesco Pecco Bagnaia, con il suo nono posto a Valencia, nel circuito Ricardo Tormo, ha vinto il titolo di campione del mondo della Moto Gp. Un sogno per lui e per i tanti italiani che tornano a vedere un connazionale sul gradino più alto del podio tredici anni dopo Valentino Rossi. Non solo, perché un pilota Ducati non diventava campione iridato dal 2007, con Casey Stoner, e ancora: un pilota italiano in sella alla moto di Borgo Panigale non vinceva dai tempi di Giacomo Agostini, cinquant’anni fa.
Niente da fare, quindi, per l’italo francese della Yamaha, Fabio Quartararo, che è riuscito ad arrivare quarto. Il Gp, tra le altre cose, è stato vinto da Alex Rins della Suzuki.
La festa, dopo, nel paddock è tutta rossa. C’era il suo idolo ad attenderlo, e un bellissimo casco dorato. Ventuno più quarantaquattro fa sessantre, il suo numero, ed è anche la combinazione che è servita ad aprire la cripta con il suo più bel regalo di sempre. E poi i tifosi, i suoi tifosi: una nuvola rossa, ancora, ad abbracciarlo.
Concentrato, emozionato, il ducatista partiva dall’ottava posizione, davanti di quattro il suo sfidante, se possibile ancora più concentrato di Bagnaia. Lui doveva strafare per riuscire a bissare il successo dello scorso anno, all’altro bastava solo che Quartararo non vincesse ma, anche il quel caso, era sufficiente un quattordicesimo posto per strappargli il titolo. Comunque la stretta di mano prima di partire.
Davanti a un pubblico da tutto esaurito, Pecco ha iniziato tranquillo, prendendo subito di mira l’italo francese già dal primo giro, lo ha affiancato e al secondo giro gli era già andato davanti. Hanno poi ingaggiato una lotta senza esclusioni di colpi. Il torinese ha retto, ha anche provato un allungo per raggiungere i primi della classe, salvo poi essere sorpassato a sua volta al quarto giro.
Poi ha perso un po’, anche un pezzo della moto, e la gara del pilota della rossa di Borgo Panigale è diventata un duello con Brad Binder, che prima lo ha schivato e poi, come l’italo francese, con la sua KTM lo ha scavalcato al nono giro. E poi ha continuato a perdere. Al decimo giro, poi, Marc Marquez, che voleva vincere il suo unico gran premio della stagione, è caduto, senza danni, però.
Al quattordicesimo giro di pista, Bagnaia si è fatto superare anche da Joan Mir, compagno di scuderia del vincitore di Valencia. Un brivido, ancora, quando Miguel Oliveira ha cercato di passargli davanti: niente da fare, al momento. Perché proprio mentre il pilota Yamaha andava all’attacco del terzo posto di Jack Miller, il portoghese è riuscito a scavalcare l’italiano, e Binder è riuscito a sorpassare anche l’italo francese.
Diciannovesimo giro: Luca Marini è andato davanti, ancora, al ducatista, che poi ha ingaggiato una lotta contro il suo amico Enea Bastianini per il nono posto. Persa anche questa, mentre Miller è caduto. Poco prima della fine, un indemoniato sudafricano è passato davanti a Jorge Martin.
Uno spot, breve, ma intenso. “È stata la gara più dura, volevo arrivare tra i primi cinque. Poi tanta sofferenza all’anteriore. Ma conta aver vinto il campionato, siamo campioni e sono felice“, ha detto Bagnaia ai microfoni di Sky Sport. Emozionato, certo. Forse incredulo. Sicuramente vicino a toccare il cielo con un dito. Che bello.
Bello come le parole che ha utilizzato dopo: “Quando ho tagliato il traguardo e ho visto il cartello che diceva World Champion. Ecco. Allora tutto è diventato più bello. Leggero“. E ha anche pianto così come i tanti italiani che da Valencia o dal divano di casa stavano facendo il tifo per lui.
Il primo a commentare le gesta del pilota della Ducati è Stefano Bonaccini, il governatore dell’Emilia Romagna – in cui il torinese ha vinto un Gp, forse quello della svolta -, e futuro candidato (si dice) alla segreteria del Partito democratico. “Pecco Bagnaia campione del mondo Moto GP, grazie a una straordinaria rimonta compiuta negli ultimi mesi, in sella ad una meravigliosa Ducati. E per la Ducati un’altra perla, dopo aver già trionfato nel mondiale costruttori. Fenomeni!“, ha scritto su Twitter.
A fargli da eco, Antonio Tajani, neo ministro degli Affari esteri e coordinatore nazionale di Forza Italia: “Francesco Bagnaia è campione del mondo! Vince la Ducati, vince l’Italia. Un’emozione incredibile. 13 anni dopo Valentino Rossi un italiano torna a trionfare nella classe regina“, ha scritto anche lui in un tweet. Poi, il messaggio della presidentessa del Consiglio, Giorgia Meloni.
Congratulazioni social, per Bagnaia, anche da parte di Matteo Salvini, leader della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Viva l’Italia che tiene col fiato sospeso e che emoziona, viva l’Italia che vince“, ha scritto anche lui sulla piattaforma di Elon Musk.
Il neo campione del mondo, poi, ha ricevuto i complimenti anche da parte del capo dello Stato, Sergio Mattarella, che lo ha anche invitato al Quirinale.
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