Doppietta italiana sul podio di Assen. Pecco Bagnaia vince il GP d’Olanda, secondo un ottimo Marco Bezzecchi, terzo Espargaro dopo la penalità per Binder che era arrivato dietro l’italiano.
Ancora una penalità per Binder, che gli costa il podio ad Assen. In terza posizione arriva Espargaro, che pure aveva condotto una grandissima gara con l’ala destra dell’Aprilia mancante. Bella gara anche di Jorge Martin, straordinario Bagnaia che vince in Olanda su Bezzecchi, che invece aveva vinto lo scorso anno. I due a fine gara si danno il cinque e si fanno i complimenti. Gran weekend per la moto italiana, tra Ducati e piloti.
La gara inizia con i tre italiani dalla prima fila, Bezzecchi, Bagnaia e Marini. Binder prende l’interno come ieri in Sprint e riesce a trovare un varco. Bezzecchi chiude la prima curva in terza posizione, Bagnaia invece tiene la seconda dietro la KTM del sudafricano. Marini male, nelle prime fasi del primo giro, dove riesce però a rimane in quinta posizione.
Un’altra ottima partenza di Binder, che prova a fare l’andatura davanti ai tanti piloti italiani. In mezzo Esparagaro, quarto davanti a Luca Marini. Il compagno di KTM Jack Miller invece saluta Assen a causa di una caduta (che non provoca per fortuna nessun problema fisico al pilota).
Cade Fabio Quartaro, che prende in pieno Zarco, purtroppo già infortunato al piede, una brutta caduta per il francese che era emerso alla grande nel weekend. Zoppica Quartaro, con l’alluce fratturato, rialzandosi però con le sue gambe dalla ghiaia.
Il sorpasso di Bagnaia arriva a 24 giri dalla fine, con la bandiera gialla per la caduta dei due piloti. Un bel duello anche quello tra Vinales e Luca Marini per la quinta posizione. Ma al quarto giro arriva anche un’altra caduta, proprio di Vinales, che scivola sulla ghiaia (anche lui senza conseguenze fisiche).
Il quinto giro, di un Gran Premio fino a questo momento pieno di scivoloni, si chiude con Pecco e Binder in lotta per le prime posizioni, ma il ritmo è ancora più basso – di un secondo – rispetto alla gara veloce del sabato.
Bezzecchi mette nel mirino i due di testa e si porta al sesto giro in scia del sudafricano. Un gruppo di tre piloti che lotta per il primo posto, con anche Bezzecchi, che a 22 giri dal termine si sfilacciano definitamente dal resto della gara. Esparagaro prende vantaggio da Luca Marini, che per un errore in curva si porta addosso Jorge Martin, in sesta posizione.
Cade anche Bastianini, scivolando, partito dal fondo che era riuscito ad arrivare invece fino all’ottava posizione. Un buon rientro, dopo i recenti problemi derivanti dall’infortunio alla scapola, mentre Marini finisce in decima posizione. Una caduta abbastanza anomala quella del pilota italiano.
Al settimo giro invece Bagnaia prova a piantare Binder, ma non riesce a prendere sufficiente distacco dal pilota in KTM. Bezzecchi si allontana di 8 decimi dalla seconda posizione, quando mancano 19 giri alla fine.
Al nono giro però Bezzecchi, che era partito dalla pole, piazza il giro veloce, portandosi a 3 decimi dai due davanti. Il terzetto si ricompatta, e alle sue spalle arriva anche Aleix Espargaro. Lontano Martin, secondo in classifica, dal collega spagnolo a più di 2 secondi di distacco. All’undicesimo giro Bagnaia aumenta di 2 decimi la distanza su Binder, ma il sudafricano avrà il tempo e lo spazio di provare l’assalto, con la gestione in gomma morbida posteriore. La scelta della Ducati invece è stata quella di montare la media, e questa differenza nella fase finale della gara potrebbe spostare gli equilibri da una parte o dall’altra.
Al tredicesimo giro arriva un long lap penalty per Nakagami, dalla settima posizione. Di Giannantonio e Luca Marini rimangono in nona e ottava posizione, mentre Jorge Martin piazza il giro veloce della gara.
Il quattordicesimo giro segna il primo errore per Binder in staccata che vale la perdita di importante terreno da Bagnaia. Il sudafricano potrebbe a questo punto aver risentito della morbida quando si arriva al giro di boa della gara. Anche Espargaro insieme a Jorge Martin spinge forte e si avvicina a 1 secondo dal terzetto di testa, mentre il secondo in classifica dimezza lo svantaggio dallo spagnolo.
Marco Bezzecchi invece nei pressi della staccata finale si mette davanti a Binder con un sorpasso incredibile in curva 5, favorendo l’allungo di Pecco Bagnaia che sfrutta il duello per il secondo posto per provare la fuga.
Al diciottesimo giro Bagnaia in solitudine piazza un 1,33.3, ma anche Espargaro inizia a vedere il podio da vicino. Lo spagnolo arriva a 7 decimi da Binder, e proverà a giocarsela negli ultimi 8 giri. Il leader della gara si porta a 1,3 secondi da Bezzecchi, che rimane attaccato a Binder. Espargaro arriva a sette dalla fine con un giro in 1,33.1 addosso a Binder. Grande prova dello spagnolo in Aprilia, che corre addirittura con un problema all’ala destra della moto. Si fa vivo anche Jorge Martin, nel gruppo alle spalle di Bagnaia che a sei giri dalla fine è composto da Bezzecchi, Binder, Espargaro e Martin.
Crolla Binder al ventunesimo giro, entrando definitivamente nel mirino di Espargaro, mentre Bezzecchi dimezza il suo svantaggio su Bagnaia.
A due giri dalla fine Jorge Martin si porta a ridosso dei tre dietro Bagnaia, con Espargaro che continua a litigare con Binder. Una lotta per il podio avvincente con i quattro piloti coinvolti intenti a giocarsi il tutto per tutto nell’ultimo giro. Il leader del mondiale a due giri e mezzo dalla fine prende 1,3 secondi di vantaggio dal secondo.
Perde la ruota morbida di Binder, con l’Aprilia di Esparagaro senza ala destra in piena lotta per il podio. Ad approfittarne, con la sua potenza in rettilineo, la Ducati di Jorge Martin.
Bagnaia inizia l’ultimo giro sempre in testa. Binder in curva 5 allunga bene sui due spagnoli, mentre Bezzecchi sembra ormai sicuro del secondo posto. Si rifà sotto Martin per la quarta posizioni nelle ultime curve. Un secondo di vantaggio per il leader della gara, mentre Binder si è liberato definitivamente di Espargaro.
Rimane tutto invariato. Vince Bagnaia davanti a Bezzecchi, poi Binder deve cedere il podio per una penalità a un grande Espargaro, che arriva dunque terzo, e quinto Jorge Martin. I due italiani, molto amici, dopo essere passati sul rettilineo si sono subito fermati per alzare la visiera, darsi il cinque e farsi i complimenti a vicenda. Grande weekend per le moto italiane, sia per le Ducati che per l’Aprilia, ma anche per i piloti, dopo la Sprint Race di ieri pomeriggio che aveva visto trionfare invece Marco Bezzecchi davanti al campione del mondo.
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