La Polizia lo ha fermato, perquisito e puntato le pistole verso la sua auto. Bakayoko bloccato dagli agenti, alla ricerca di un partecipante a una sparatoria: le scuse dopo il clamoroso scambio di persona.
La Polizia ha fermato Bakayoko durante la ricerca di un malvivente che aveva partecipato a una sparatoria. Gli agenti hanno bloccato il centrocampista del Milan, che ignaro di tutto si è trovato a subire una perquisizione fuori dalla sua auto. Le immagini del fermo diventano virali sul web.
Guai per Bakayoko, anzi, no. Quello che è successo al centrocampista del Milan ha quasi del comico. Tragicomico, francamente, l’evento di cui il giovane è stato vittima nelle scorse settimane. Si tratta infatti di un clamoroso errore da parte della Polizia, che lo ha scambiato durante l’inseguimento di un malvivente fuggito dopo una sparatoria, fermandolo, ammanettandolo e perquisendolo.
L’episodio lo scorso 3 luglio, anche se a causa della diffusione delle immagini – registrate da diversi passanti – la notizia è emersa solo nelle ultime ore. Pare infatti che la Polizia fosse sulle tracce di un uomo fuggito in seguito a una sparatoria, a Milano.
Gli agenti, una volta individuato il francese hanno puntato le pistole contro la sua auto, ordinandogli di scendere dal veicolo. Una volta fuori dalla macchina la polizia ha perquisito l’interno della sua vettura e lo stesso ex Monaco, prima di accorgersi del clamoroso abbaglio.
Nel video che sta circolando in queste ore sui vari social, si può vedere quasi l’incredulità negli occhi del classe 1994, il quale si è prestato alla scena praticamente impassibile ma visibilmente confuso. Tre agenti di polizia, due uomini e una donna, hanno fermato il calciatore trattenendolo contro la vettura della polizia, mentre uno degli agenti stava procedendo con la perquisizione.
Un testimone, dall’interno della sua auto, ha filmato gli attimi della presa di coscienza da parte di un agente dello scambio di persona.
Dalle immagini si nota infatti il momento in cui il poliziotto si avvicina al collega, mentre scambia qualche parola anche con il centrocampista dei campioni d’Italia. Bakayoko non ha reagito, ne opposto alcun tipo di resistenza, prestandosi alle operazioni dei poliziotti durante la messa in pratica del loro lavoro. Fino a quando non è arrivato a colloquio con il terzo agente, che verosimilmente deve averlo riconosciuto.
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