Altro che un problema: le balene nutrono l’ecosistema degli Oceani e non rappresentano affatto un aggravio, come invece sostenuto per decenni dalla scienza. A dimostrare l’importanza di questa creature è un recente studio australiano, che punta l’attenzione in particolare sulle feci delle balene: essendo ricche di ferro, le deiezioni espulse da questi enormi cetacei alimentano l’intera catena marina presente nei mari della Terra. Se già il vomito si era rivelato prezioso, ma soprattutto per gli esseri umani, ora scopriamo che anche gli escrementi di balena hanno un’importanza vitale nel delicato funzionamento del sistema naturale.
Spiega la ricercatrice Trish Lavery dell’Università Flinders di Adelaide, autrice con il suo team dello studio pubblicato sulla rivista Marine Mammal Science, che le feci delle balene così ricche di ferro forniscono importanti sostanze nutrienti alla vita marina, ed essendo prodotte in grandi quantità, possono fertilizzare vaste aree in breve tempo grazie alla velocità con cui raggiungono la superficie dell’acqua: ‘I mammiferi marini, balene e delfini, sono i soli animali nell’oceano che defecano in superficie, conservando l’energia per le sole funzioni metaboliche quando vanno in immersione. A differenza delle altre specie marine, le loro feci sono liquide e si trattengono in superficie piuttosto che affondare. Questo assicura che le sostanze nutrienti, particolarmente ferro e azoto, siano disponibili per il fitoplancton, la base della catena alimentare degli oceani‘. Per molti decenni le balene sono state ritenute un problema per l’ecosistema degli Oceani, soprattutto a causa dell’enorme mole, e la conseguente grande quantità di cibo che divorano.
Secondo la ricercatrice invece questa tesi va smentita, ed anzi al contrario ‘è invece vero che le balene sono in armonia con il loro ambiente‘. In particolare, sottolinea ancora la scienziata, i momenti storici in cui gli ecosistemi marini hanno conosciuto un forte declino hanno coinciso con le uccisioni sistematiche delle balene che hanno decimato la popolazione, soprattutto in passato: e benché ancora oggi vi siano Paesi che praticano la caccia a questi mammiferi, per ragioni economiche fondate su antiche tradizioni alimentari e mediche, la sensibilità dell’opinione pubblica è talmente mutata da rendere sempre più difficile lo sterminio indiscriminato dei cetacei. I modelli scientifici del passato ritenevano invece che le sostanze nutrienti delle prede divorata dalle balene andassero perdute per l’ecosistema marino, e che questi animali marini consumassero più di quanto ‘restituivano’ sotto forma di deiezioni. Ora, grazie a questo studio australiano, la reputazione delle balene è stata riabilitata.
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