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Nonostante le elezioni amministrative e i ballottaggi del prossimo 19 giugno che vede il Pd scontrarsi nelle maggiori città italiane come Milano, Roma e Torino, Matteo Renzi è convinto che la partita vera si giocherà con il referendum costituzionale di ottobre. Il premier non sembra essere preoccupato per i ballottaggi.
“Se anche il Pd dovesse perdere a Roma e Milano, ma non accadrà, non mi dimetto”, così, il Presidente del Consiglio ribadisce che non ha alcuna intenzione di lasciare in un’intervista rilasciata in tv alla Gruber. La partita vera del Governo si gioca sul referendum, il premier è convinto che lì verrà davvero giudicato il suo operato e avverte: “L’italicum non si tocca”.
Sui recenti risultati delle amministrative, Matteo Renzi commenta: “Non condivido la lettura della vittoria M5S” perché il Pd “è nettamente il primo partito in Italia, senza alcuna ombra di discussione”. Su Roma torna a parlare delle Olimpiadi e rilancia: “Se vince la Raggi addio Olimpiadi perché la candidata Cinque Stelle ha detto che le Olimpiadi sono una cosa criminale, ed è una dichiarazione molto impegnativa perché il sindaco deve firmare la lettera per accogliere l’evento”. Quindi, conclude, “se vince la Raggicredo che questa occasione per più posti di lavoro e impegno per le periferie salterà”.