Ballottaggio comunali 2016: come e quando si vota?

Elezioni


L’ultimo atto delle elezioni comunali 2016 sarà il ballottaggio: domenica 19 giugno le sfide finali per eleggere o riconfermare il sindaco nelle principali città italiane. Come previsto non è bastato il primo turno del 5 giugno, tranne in pochi casi (Rimini, Cagliari, Salerno e Cosenza). Ballottaggio a Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna, oltre che in altre centinaia tra capoluoghi e paesi italiani. Come funziona il ballottaggio?

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Il ballottaggio è la sfida tra i due candidati che hanno ricevuto più voti, ma non la maggioranza assoluta, al primo turno. Per quanto riguarda le elezioni amministrative, in Italia è previsto dal 1993 per i Comuni con almeno 15mila abitanti. In quelli con meno di 15mila abitanti è previsto solo nel raro ma possibile caso in cui due candidati abbiano ottenuto la stessa identica cifra elettorale.

Quando si vota?
Viene fissato 14 giorni dopo il primo turno: nel 2016, appunto, urne aperte il 19 giugno, dalle 7 alle 23.

Chi può votare?
Al ballottaggio è ammesso al voto anche chi non ha votato al primo turno. Quindi il 19 giugno urne aperte anche per chi il 5 giugno ha scelto di astenersi (qui i dati sull’affluenza). Il corpo elettorale del ballottaggio è lo stesso del primo turno, motivo per cui sono esclusi coloro che hanno compiuto la maggiore età nel periodo tra i due turni di voto.

Dove si vota?
Tra i capoluoghi di provincia o regione è bastato il primo turno solo in cinque città: Cagliari, Salerno, Rimini, Cosenza e Villacidro. Andranno invece al ballottaggio Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste, Novara, Varese, Latina, Grosseto, Ravenna, Benevento, Olbia, Pordenone, Brindisi, Carbonia, Caserta, Savona, Crotone e Isernia.

Come si vota?
Ci si presenta al seggio con un documento di identità e la tessera elettorale. La scheda elettorale, di colore azzurro, presenta i nominativi dei due candidati sfidanti, con sotto i simboli delle liste collegate. L’elettore deve barrare il candidato prescelto. Risulterà eletto chi avrà ottenuto più voti. In caso di parità viene proclamato sindaco il più anziano di età.

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