Al ballottaggio delle elezioni di Roma Massimo D’Alema ha votato per Roberto Giachetti, il candidato del PD. Si chiude quindi la polemica che ha visto protagonista l’ex presidente del Consiglio in merito a sue presunte indicazioni di voto per Virginia Raggi, la candidata del Movimento 5 Stelle. “Ho votato come sempre nella mia vita, da quando ero piccolo: secondo le indicazioni del mio partito, come ho sempre fatto nella vita”, questo il commento di D’Alema.
Nei giorni passati D’Alema è stato al centro di una polemica arroventata: un cronista di Repubblica l’aveva colto a fare una battuta: “Pur di mandare via Renzi voterei Virginia Raggi a Roma”. D’Alema ha poi precisato che la sua non era una dichiarazione politica, ma solo una battuta di spirito.
Il partito ha però preteso, attraverso diverse voci, che D’Alema invitasse apertamente a votare per Giachetti, il renziano di ferro vicinissimo al presidente del Consiglio. E così oggi è avvenuto.
D’Alema, da sempre in rotta di collisione con Renzi, si è trovato in una posizione scomoda e pericolosa:
– avere dichiarato il voto per Giachetti significa essersi piegato a riconoscere la leadership di Renzi,
– se invece avesse dichiarato il voto per la Raggi, o se fosse rimasto in silenzio, si sarebbe trovato a rischio di ritorsioni: in caso Giachetti avesse perso al ballottaggio la colpa sarebbe ricaduta su D’Alema.
D’Alema è poi tornato sulle indiscrezioni pubblicate da Repubblica: “È una montatura costruita un po’ dal giornale, che è una sorta di house organ di qualcuno all’interno del mio partito. Purtroppo siamo arrivati a questo livello. Il livello di menzogna a cui è giunto il sistema di informazione fa un po’ paura”.
Caso chiuso, per il momento.