A pochi giorni dall’appuntamento con il ballottaggio a Torino su SkyTg24 è andata in onda la sfida tv tra Piero Fassino e Chiara Appendino sulle proposte dei due candidati sindaci che si contendono la poltrona di primo cittadino: vediamo su quali temi si sono confrontati e quali idee hanno pensato per migliorare il destino della loro città.
- TRASFORMAZIONE URBANA
- Piero Fassino: “La trasformazione urbana è stata il motore del cambiamento di Torino, molte zone sono state ridisegnate. Dobbiamo concentrare nuove misure in alcune zone: Barriera di Milano e Mirafiori sono le zone dove vogliamo puntare con forza, anche dal punto di vista sociale” in vista del ballottaggio.
- Chiara Appendino: “La prima cosa che faremo in caso di vittoria sarà rivedere il piano regolatore, l’edilizia dev’essere di qualità e non di quantità. Bisogna aumentare i valori e poi rivedere la capacità di costruire, la variante 200 è un sogno difficilmente realizzabile“. “Vogliamo riqualificare l’esistente e aumentare il valore di cosa c’è già“
SICUREZZA
- Piero Fassino: “Essere sicuri è un diritto di tutti i cittadini. Per questo vogliamo fare un patto con il governo per aumentare polizia e carabinieri” sul territorio. Inoltre, ha aggiunto “vogliamo trasferire le funzioni amministrative dei vigili urbani” affinché presidino maggiormente i quartieri, oltre a potenziare i sistemi di videosorveglianza “nei punti critici delle città. Proporremo un accordo ai negozianti e ai condomini per avere sistemi di sorveglianza analoghi“. Fassino ha poi parlato anche della necessità di garantire maggiore sicurezza “nei parchi e nelle scuole” di combattere “l’abusivismo commerciale” e di “superare i campi rom. Abbiamo chiuso il campo rom di Lungo Stura Lazio e adesso stiamo approntando le misure nel campo rom di corso Tazzoli”.
- Chiara Appendino: “I campi rom vanno chiusi, alcune persone vanno inserite nel mondo del lavoro, altre nel mondo scolastico. Dobbiamo tutelare i cittadini“. e poi: “Torino è una città in cui molte donne si sentono insicure. Cosa può fare un sindaco? Intanto può liberare dall’attività amministrativa i vigili e farli andare in strada. Così si potrebbe ricreare la figura del vigile di quartiere, formato ad hoc e vicino ai cittadini”. Inoltre, ha aggiunto, in caso di vittoria sarà creato “un fondo che rimborsi gli over 65 in caso di furto o scippo, come ha fatto il Comune di Venezia“, affinché l’amministrazione “sia accanto ai cittadini in caso di bisogno“.
WELFARE E SOCIETA’
- Piero Fassino sulla povertà: “Non ho mai negato che ci fossero problemi qui. Ma spesso ho letto la cifra di 100mila poveri, ma è una cifra inventata, la Caritas non l’ha mai confermata“. ”Voglio una Torino che sia capace di essere accogliente e solidale. Voglio che chi vive qui continui a farlo perché pensa sia un posto giusto e voglio attrarre persone da fuori. Voglio una città di avanguardia per università, cultura, una città per i giovani e con i giovani. Infine Torino dev’essere una città giusta e che non lascia da solo nessuno, con politiche che accompagnano ciascuno in tutta la vita“. “Bisogna rendere compatibili tre esigenze: chi vive nei quartieri come San Salvario e vuole dormire, chi ha un esercizio commerciale e l’esigenza dei giovani che vogliono avere momenti di svago. Noi abbiamo cercato un punto di compatibilità, servono regole per una movida ordinata condividendo regole precise. In caso di violazione si deve intervenire in modo severo“
- Chiara Appendino: “Noi vogliamo riprendere tutti i quartieri: a ottobre vogliamo lanciare un patto delle periferie con tutti i soggetti e faremo un percorso insieme sul tema dei trasporti“. “Il problema della movida? Torino è una città universitaria, dove si devono avere le opportunità per i giovani ma anche il diritto al silenzio. Ci sono dei regolamenti e bisogna attuarli, le persone devono poter convivere, entrambi i diritti devono essere garantiti. Bisogna lottare contro l’abusivismo, bisogna incentivare chi si comporta bene e punire chi non rispetta i regolamenti“.
INNOVAZIONE
- Fassino: “Torino è cambiata moltissimo, ma non abbiamo rinunciato ad essere una città industriale, siamo diventati più competitivi. Ci siamo aperti ad altre vocazioni come cultura e innovazione, abbiamo affrontato così la crisi“. “La crisi non ha piegato Torino e oggi è pronta a riprendere un processo di crescita, pronta per essere motore di sviluppo“, ha aggiunto.
- Appendino: “Torino è una città incredibile con un grande patrimonio. La vocazione culturale non è sufficiente, bisogna puntare sulla vocazione produttiva e sulle piccole e medie imprese. La qualità della vità è scesa, dobbiamo affrontare un momento difficile. La città deve far sì che i cittadini non si sentano soli“.
GIUNTA E DEBITO COMUNALE
- Piero Fassino: “Il debito comunale? Il debito della città ammontava nel 2011 a oltre 3 miliardi e 300 milioni, oggi è sotto i 2,8 miliardi. Abbiamo tagliato con operazioni di finanza straordinaria, non abbiamo toccato i servizi dei cittadini, tutto è stato mantenuto. Le partecipate sono tutte attive e di grande qualità“. La prossima giunta sarà composta “metà da uomini e metà da donne. Metà, inoltre, avrà meno di 40 anni“.
- Chiara Appendino “Noi ereditiamo una situazione complicata: bisogna aggiungere ai debiti della città quelli delle partecipate che incidono molto. Noi vogliamo fare prima una ricognizione e inoltre andremo a verificare la situazione dei contratti derivati, vogliamo capire“. “Giunta proposta? E’ una scelta innovativa con persone capaci e competenti. Io sono una donna lavoratrice, ho un’esperienza di cinque anni in Consiglio comunale. Abbiamo costruito un programma in continuità con quanto fatto negli ultimi 5 anni. Ho scelto la mia giunta per le capacità, aprendo al merito, non ho usato il manuale Cencelli. “.
TAV
- Fassino: “Serve un atteggiamento pragmatico, la Tav non è un’opera inutile, collega Torino all’Europa e garantisce benefici a livello di sviluppo e crescita“.
- Appendino: “L’opera costerebbe 10 miliardi, mentre il trasporto pubblico non funziona. Bisogna pensare all’ordinario, basta guardare costi e benefici”.
PARCO DELLA SALUTE
- Piero Fassino: “Torino è un polo di eccellenza e serve una struttura di eccellenza nel settore, con il Parco si possono attrarre centri di ricerca, presenze farmaceutiche e far sì che la città investa sulla salute“.
- Chiara Appendino: “E’ un progetto importante e dev’essere valorizzato, ma servono risorse pubbliche e noi vediamo in modo positivo il vecchio masterplan con soli finanziamenti pubblici e non privati“.
COSTO DELLA CAMPAGNA ELETTORALE
Durante il confronto su Sky TG24 i candidati sindaci a Torino hanno ‘svelato’ le cifre della loro campagna elettorale e dei loro redditi. La pentastellata ha spiegato : “Ho speso 40mila euro per la campagna elettorale con piccole donazioni, la mia dichiarazione è di circa 40mila euro. Nessuna proprietà è a me intestata“. Fassino replica: “Io ho intestata una casa in cui abito a Torino che ho ereditato e un appartamento a Roma. Sto pagando con un mutuo un casale in Toscana. Il mio reddito si aggira intorno a 160-180mila euro. Per la campagna elettorale abbiamo raccolto diversi fondi, secondo le modalità di trasparenza: intorno ai 300mila euro“.
QUIZ SULLA JUVENTUS
Il conclusione i due candidati sindaco a Torino hanno fallito il quiz si SkyTg24 sulla storia della Juventus. Il sindaco uscente non ha riconosciuto il portiere Giancarlo Alessandrelli, mentre la candidata M5S non ha identificato l’ex numero 12 Antonio Chimenti. Sulla domanda ‘Quanti scudetti ha vinto la Juventus‘, Appendino ha detto: “Io li considero tutti perché quando ero dentro la Juventus ho potuto vedere la sala coppe e quindi penso che anche quelli fuori dal campo meritino“. Fassino ha spiegato: “Ha superato i 30, è la squadra che ha vinto più campionati e viene seguita ovunque. Giusto revocare i titoli? Lo lascio alla giustizia sportiva“.
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