Mario Balotelli è tornato. Per ora solo a bordo campo, ma le sue mire sono quelle di riprendersi un posto da titolare in Nazionale. Chiaro che il Nizza e il campionato francese non possono bastare a SuperMario che, però, proprio in Costa Azzurra pare essere maturato. Adesso, c’è solo il talento. Che è tanto. Le ‘balotellate’ paiono un termine da Zingarelli e basta.
Il Balo era a San Siro a marcare il territorio, oltre che a vedere l’amichevole Italia-Germania. Una presenza, la sua, non casuale. Non vuole che ci si dimentichi di lui. I Mondiali di Russia 2018 sono una rincorsa che lo stimola, come le possibilità che il Nizza vinca uno storico titolo in Francia. La Germania, beh, è un dolcissimo ricordo per l’attaccante bresciano: nel 2012 fu una sua doppietta a spazzare via i tedeschi e a far sognare il Bel Paese.
Scherza, Mario, parlando a ‘SportMediaset’: “Sono a Milano per un evento Puma e a San Siro perché avevo la serata libera. Sono stato e sempre sarò un tifoso della Nazionale italiana. Mi fa piacere vedere dal vivo come giocano. Voglio capire la mentalità di questa squadra“. No, non ci sono stati colloqui privati con Giampiero Ventura: “Non sono uno che parla. Dovrò dimostrargli in campo il mio valore. Dovrò giocare come Mario sa fare”. Nostalgia canaglia: “Non ce l’ho fatta a vedere l’Italia agli ultimi Europei. Ero nervoso. Faccio fatica a vedere soffrire una squadra alla quale tengo senza poterla aiutare. Da quando sono piccolo, ho sempre sognato di giocare in Nazionale, se non sono lì vuol dire che non sto facendo abbastanza, ma non ci sono problemi. Poi, quando il ct mi reputerà pronto per essere convocato, ci andrò”.
Cambiato, vero, Bad Mario? Parecchio. Asciutto nel fisico, concreto: “Italia-Germania 2012 il mio punto più alto? Lo dicono tutti. E’ stata una serata da sogno, siamo andati in finale ed è stato bellissimo. Tutti però mi ricordano per questo, ma io voglio cancellarla quella partita perché ho voglia di scrivere nuove pagine importanti”. Lui, in questa Nazionale, potrebbe starci benissimo come tecnica. Toccherà a Ventura capire quando e se sarà il momento di ributtarlo nella mischia.
Balotelli parla anche del campionato italiano, a conferma che la Francia gli sta comunque stretta: “La Juve è la squadra più forte, come negli ultimi anni. Dovevo andarci prima di firmare per il Milan, poi per altri motivi non ci sono andato. Adesso però non penso all’Italia. In futuro si vedrà, ma Juve, Milan, Inter e qualsiasi altra squadra italiana non rientrano nei miei piani. Con Mihajlovic sarei esploso senza i problemi fisici: ho avuto la pubalgia. Io credevo in Sinisa, lui in me. I suoi metodi di lavoro mi avrebbero portato in alto. Il derby di Milano? Indipendentemente dalle proprietà straniere, è una partita a sé. A Nizza mi sono ambientato velocemente. Se dovessi vincere la Ligue 1? Guiderò un elicottero sopra Nizza. L’Inghilterra? La vittoria con il Manchester City è stata fantastica e irripetibile. Il tifo di Nizza è meglio di quello di Liverpool. Avrebbe dovuto darmi un’altra possibilità? No, mi ha fatto un favore a vendermi”.
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