Bambina di 5 anni paralizzata dopo una puntura di zecca

[didascalia fornitore=”altro”]Immagine profilo Facebook Jessica Griffin [/didascalia]

Una paralisi da morso di zecca. E’ stato questo l’esito degli esami del sangue condotti sulla piccola Kailyn, una bambina di 5 anni che una mattina si è svegliata come tutte le volte per andare all’asilo ed è crollata per terra come se le sue gambe fossero addormentate. Ad accorgersene la mamma della piccola che dopo aver realizzato che la figlia non si reggeva sulle gambe e dopo aver notato una difficoltà anche nella parola, mentre le pettinava i capelli per farle la coda, ha notato un segno di puntura sulla cute che faceva subito pensare al morso di un insetto.

La signora Griffin ha quindi rinvenuto tra i capelli della figlia un insetto e dopo averlo chiuso in una busta ha portato la piccola al centro medico dell’Università del Mississippi dove i medici hanno eseguito esami del sangue e una TAC diagnosticando una paralisi da morso di zecca.

La signora Griffin di Grenada, nel Mississippi (USA), ha quindi postato su Facebook delle foto che ricostruivano quanto di straziante era accaduto alla figlia raccontando la sua storia. Un modo per avvisare i genitori di controllare i loro bambini verificando eventuali attacchi di zecche sia per dare uno sfogo su Facebook all’ansia che aveva vissuto con questa esperienza a dir poco traumatica. Il post ampiamente condiviso sta facendo il giro del web.

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La signora Griffin ha poi raccontato che il pediatra di Kailyn le ha detto che la zecca ha succhiato così tanto sangue alla piccola, che si è ingrandita rilasciando una tossina. Il dott. Ben Brock, assistente professore di medicina presso l’Università del Mississipi, ha dichiarato che la paralisi da morso di zecca può avvenire quando una zecca femmina morde qualcuno sul cuoio capelluto o sulla nuca. Brock ha anche affermato che morsi su altre aree del corpo non tendono a causare paralisi da zecca e la diagnosi è più comune nelle ragazze perché tendono ad avere i capelli più lunghi, permettendo alla zecca di nascondersi sul cuoio capelluto o sul collo per un periodo più lungo senza essere notata.

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