Morire soffocata a soli 4 anni: questo è stato il terribile destino di una bambina che stava giocando su di un castello gonfiabile. Il dramma è accaduto in Ucraina dove, un momento di gioco si è trasformato in tragedia.
Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la mamma della bambina. Ma cerchiamo di capire insieme cosa è successo.
La bambina si chiamava Valeria e stava giocando spensierata su di un castello gonfiabile, cercando di dimenticare, per un po’, quello che sta accadendo nel suo paese tutto intorno. Fino al momento della tragedia. È accaduto a Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. La piccola è morta soffocata mentre giocava all’interno di questo gonfiabile, all’interno di uno dei pochi parchi divertimenti rimasti ancora in piedi.
Solo la mamma si è accorto che stava succedendo qualcosa di molto grave. Valeria, infatti, all’improvviso, è rimasta incagliata nelle corde che mantengono la struttura gonfiabile. La madre della bambina aveva chiesto agli assistenti della struttura gioco di controllarla perché era da un po’ che non riusciva più a sentire la voce di sua figlia.
“All’inizio la mamma aveva pensato che Valeria avesse perso conoscenza mentre giocava con il caldo e ha cercato di svegliarla” – ha raccontato un’amica di famiglia che era lì con loro. Stando ai racconti dei testimoni, è stata una persona presente vicino la struttura gonfiabile a chiamare i soccorsi mentre la piccola Valeria si sentiva male.
Altri, invece, cercavano di rianimarla, spruzzandole dell’acqua sul viso e sottoponendola, anche, a respirazioni bocca a bocca e varie manovre toraciche. Il racconto dell’amica di famiglia lì presente è stato impressionante: “Non c’erano medici per il pronto soccorso e, per questo, qualcuno ha portato dei dentisti da una clinica vicina” – ha dichiarato.
Prima della tragedia, la piccola stava per tornare a casa insieme alla sua mamma, quando le ha chiesto di giocare ancora per qualche minuto. La donna ha così aspettato sua figlia nella zona dei genitori, dove non si riescono a vedere i bambini giocare. Ma chi doveva sorvegliare sull’incolumità dei bambini mentre erano sul castello gonfiabile?
Dovevano esserci degli addetti al controllo ed alla sicurezza. E difatti c’erano e come, ed erano in tre. Perché non sono intervenuti? La polizia ha indagato ed ha scoperto che i tre addetti “erano distratti dai loro smartphone quando è avvenuta la tragedia”. L’amica di famiglia ha, inoltre, specificato che, quando Valeria è stata trovata in condizioni ormai disperate, i tre assistenti al controllo si sono addirittura dati alla fuga.
Le indagini sono ancora in corso e, nel frattempo, il proprietario del castello gonfiabile, un uomo di 45 anni, è stato arrestato: rischia fino a otto anni se, anche lui, verrà ritenuto colpevole di quanto è successo.
Quello che poteva sembrare un momento di svago per i bambini, martoriati e traumatizzati dalla guerra si è trasformato, invece, in un ulteriore momento di tragedia.
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