Kataleya, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa lo scorso sabato dal quartiere periferico di Novoli a Firenze, non è stata ancora ritrovata. La madre sarebbe fuori pericolo dopo aver ingerito della candeggina
Ieri la madre della piccola, Katherine, è stata sentita in Procura dai PM Giuseppe Ledda e Christine Von Borries, quest’ultima subentrata a seguito di delega ad opera della D.I.A. (Direzione distrettuale antimafia).
La Procura di Firenze infatti ha avviato le indagini per reato di sequestro di persona a scopo di estorsione. Si ipotizza infatti che la scomparsa della bambina sia strettamente connessa al “giro” di affitti di spazi all’interno dell’immobile occupato abusivamente, dove vive anche la famiglia della piccola.
Il sequestro di persona a scopo di estorsione ex art. 630 c.p. è un delitto di competenza della D.I.A. É questo il motivo della delega alla dott.ssa Von Borries.
Inizialmente il reato contestato era quello di abbandono di persona minorenne. Solo successivamente è stato mutato in sequestro di persona con scopo di estorsione. Il comandante provinciale dei CC del capoluogo toscano, Gabriele Vitagliano, ha dichiarato “Non abbiamo novità rispetto a ieri. È confermata la ricostruzione con la bambina che giocava nel cortile e poi tra le 15 e le 15,15 è stata persa di vista“.
Non appena rientrata nell’ex albergo occupato, e dove la famiglia di Kataleya vive, la madre 25enne ha ingerito una piccola quantità di candeggina rendendosi necessario il trasporto in ospedale. La donna starebbe bene e sarebbe fuori pericolo di vita.
Analogo gesto è stato compiuto domenica scorsa dal padre della bambina, attualmente detenuto nella Casa Circondariale di Sollicciano (FI) per furto. Una volta messo al corrente della scomparsa della figlia ha infatti ingerito del detersivo con lo scopo di suicidarsi. Nel corso della notte poi avrebbe tentato nuovamente di uccidersi strangolandosi con un cordone.
Non hanno portato a niente i sopralluoghi effettuati nella serata di ieri dai CC di Firenze con i cani cinofili all’interno di alcuni alloggi INPDAP (l’ex Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica) occupati, non lontano dall’ex hotel Astor, precisamente ubicati in Via Monteverdi.
Nella giornata di lunedì sono stati apposti due diversi striscioni sull’hotel con scritto “Invochiamo alla legge italiana, aiutateci a trovare Kataleya” e “48 ore senza risposte”.
Per chiedere che la piccola Kata possa tornare dalla sua famiglia, la comunità del Perù ha organizzato una piccola fiaccolata che ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone. All’iniziativa, che si è svolta nel quartiere dove si trova la struttura abusivamente occupata, ha preso parte non solo la comunità sud-americana, ma anche quella fiorentina.
É di pochi minuti fa una segnalazione fatta a Bologna: sarebbe stata avvistata una bambina, molto simile a Kataleya, insieme ad una donna, entrambe a bordo di un autobus.
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