Spesso ci si chiede come comportarsi con i nostri bambini in spiaggia: se possono fare il bagno dopo mangiato, come proteggerli dal sole e gli orari in cui è sicuro portarli al mare. Ecco un vademecum importante da seguire.
L’estate è la stagione delle vacanze anche per i più piccoli, che però hanno bisogno di molte più attenzioni degli adulti, come ben si sa.
La Società italiana di pediatria (Sip) ha emanato un vademecum utilissimo a tutte le famiglie che stanno per godersi le proprie ferie, utile a dedicare le giuste precauzioni ai propri figli. Ecco cosa è bene fare in presenza di bimbi al mare.
Bambini al mare: cosa fare e come comportarsi
La Società italiana di pediatria (Sip) definisce delle regole precise per portare i bambini al mare, chiarendo tutti i dubbi che molte famiglie hanno.
Quando si portano i propri figli al mare di certo non bisogna farlo a cuor leggero: certo, si tratta di momenti di spensieratezza per tutti, di relax e riposo ma bisogna stare attenti a pochi piccoli accorgimenti per i nostri bambini.
Il vademecum diffuso dalla Sip, infatti, comunica alcune regole importanti: in primis gli orari più sicuri in cui portare i bambini in spiaggia.
Si parla di slot orari che vanno dalla mattina presto fino all 9.30-10:00, orario in cui il sole comincia a battere più forte e non è sicuro per i piccoli.
Il ritorno in spiaggia, poi, può essere dalle 16:30 in poi, ore in cui il caldo comincia a placarsi e ci si può divertire con i propri figli in sicurezza e tranquillità.
Il falso mito del bagno dopo i pasti: ecco qual è la verità
Tutti ricordiamo che le nostre mamme o le nostre nonne ci impedivano di fare il bagno al mare dopo mangiato, per attendere quelle canoniche tre ore per digerire.
I pediatri italiani, però, dichiarano che si tratta i un falso mito: i bambini al mare, infatti, non devono aspettare ore prima del bagno dopo mangiato.
Questo perché ogni digestione è a sé, non esiste un lasso di tempo preciso in cui avviene, anche perché può iniziare e finire in modo diverso a seconda di cosa si è mangiato.
È molto importante immergersi gradualmente in acqua, questo sì, per evitare uno shock termico, bagnando prima le caviglie, poi i polsi e successivamente stomaco e tempie.
L’uso obbligatorio di creme solari con massima protezione, invece, è consigliato dopo i 6 mesi, quando la pelle diventa meno delicata e pronta a sostenere l’agente di sostanze chimiche.
Nei bambini che vanno tra i 6 mesi e i 3 anni vanno preferite quelle con protezione 50+, dopo va bene anche una 30+.
Anche l’abbigliamento è importante: cappellino, maglia di cotone contro le scottature ma sempre dopo aver applicato la protezione solare.
Importantissimo mantenere il bambino idratato, facendogli bere tanta acqua e dargli da mangiare spuntini di frutta.
Negli spostamenti, infine, l’aria condizionata in auto con i neonati è concessa a una temperatura costante di 24 o 25 gradi e anche un po’ di finestrino aperto.