Bambini e celiachia: esisterebbe un vero e proprio rapporto tra i nati in estate, tra giugno e luglio, e il rischio di incorrere più facilmente nella malattia celiaca. La ricerca è stata condotta in Italia e ha coinvolto gli esperti delle Unità Operative di Epato-Gastro e Nutrizione e di Patologie Epato-Metaboliche del Bambino Gesù di Roma e di Gastroenterologia dell’Università di Bari. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica European Journal of Pediatrics.
Per tutti i bambini nati nei due centri tra il 2003 e il 2010 è stato preso in considerazione il periodo dell’anno in cui sono venuti alla luce, per vedere quanti soggetti abbiano sviluppato la malattia celiaca.
L’incidenza della patologia è stata confrontata con un gruppo di riferimento costituito da più di 439.000 bambini. Da questi dati è emersa una prevalenza del numero delle nascite di pazienti celiaci nella stagione estiva. Non è una novità, perché l’associazione tra la stagionalità e il rischio di sviluppare la celiachia era già emersa in altri studi, effettuati in Nord America, in Nord Europa e in Israele.
Per la prima volta, però, sono stati messi in evidenza i motivi che potrebbero stare alla base di questa associazione. Dopo qualche mese di vita, tra la fine dell’inverno successivo e l’inizio della primavera, nell’alimentazione dei bambini vengono introdotti prodotti a base di glutine. E proprio in quello stesso periodo c’è una maggiore probabilità di contrarre infezioni gastrointestinali da Rotavirus.
Alcuni studi hanno dimostrato che un alto tasso di infezioni da Rotavirus potrebbe aumentare il rischio di sviluppare la celiachia in soggetti che sono predisposti geneticamente.