[didascalia fornitore=”ansa”]Foto di repertorio[/didascalia]
La questione vaccini torna nuovamente al centro dell’attenzione del Governo. Prima c’è stato un dietrofront sull’obbligo vaccinale e ora si cambia nuovamente rotta con un emendamento allo stesso provvedimento, che ripristina il divieto di iscrizione a scuole materne e asili di tutti i bambini non in regola con la profilassi vaccinale. Non solo, per smascherare i furbetti dell’autocertificazione, sono scattati controlli random dei Nas su tutto il territorio nazionale.
Al momento i blitz dei Nas in 330 scuole, tra asili nidi, materne ed elementari, hanno portato alla luce una decina di documenti falsi.
Il nuovo emendamento non piace ai novax
L’ennesimo cambio di rotta del Governo, portato avanti dai due relatori del milleproroghe, i pentastellati Vittoria Baldino e Giuseppe Bompane, non è piaciuto ai novax che pensavano di poter prendere tempo con l’autocertificazione in attesa della cancellazione dell’obbligo vaccinale per decreto. A complicare ulteriormente la situazione si sono aggiunti i Nas che hanno proposto di effettuare blitz a sorpresa negli istituti scolastici, dopo aver scoperto dell’autocertificazione contraffatta, esibita su Facebook da una mamma di Brescia.
[npleggi id=”https://www.nanopress.it/salute/2017/07/12/free-vax-chi-sono-e-cosa-vuole-il-popolo-che-dice-no-all-obbligo-vaccinale/179029/” testo=”Free Vax: chi sono e cosa vuole il popolo che dice no all’obbligo vaccinale”]
I controlli sono già stati attivati in tutto il Paese, da Piemonte, Lombardia e Veneto a Toscana e Lazio. Nei prossimi giorni si estenderanno anche ad altre regioni. E chi dovesse essere colto con un’autocertificazione falsa rischia la denuncia per un reato penale, falso ideologico in atto pubblico, che prevede fino a due anni di reclusione.
Rimane tutto invariato invece per i ragazzi fino a 16 anni che frequentano la scuola dell’obbligo per i quali non esiste alcun divieto di iscrizione, tuttavia continuano a rimanere in vigore le multe da 100 a 500 euro a carico dei genitori.
Tutto ciò rimane valido per l’anno scolastico entrante, perché la maggioranza gialloverde pare voglia puntare per il prossimo anno su una sorta di ‘obbligo flessibile’, ovvero un divieto di iscrizione circostanziato alle regioni sotto la soglia di sicurezza del 95% di vaccinati.