È lei la principale sospettata per la morte dei suoi figli, i cui corpi sono stati ritrovati in delle valigie lo scorso 11 agosto. Lei è una donna di 42 anni e, dalla Nuova Zelanda, è stata arrestata in Corea del Sud.
Una scena raccapricciante quella che si trovarono davanti gli inquirenti, alla scoperta dei corpicini.
Una storia che ha lasciato basita la Nuova Zelanda e non solo. Il suo arresto ha portato ad una svolta nelle indagini che sembravano ad un punto fermo, dopo il ritrovamento dei cadaveri di due bambini all’interno di una valigia ad Auckland, lo scorso 11 agosto.
L’arrestata è una donna di 42 anni, di origini coreane, ed è la madre dei due bambini morti. È stata arrestata proprio nel suo Paese d’origine per omicidio, dopo che la Nuova Zelanda aveva dato mandato di fermo a chiunque avesse visto proprio la madre dei piccoli.
Nel frattempo, la polizia neozelandese aveva dato l’avvio alle indagini anche per dare un nome ed un’identità ai bambini. Attraverso le analisi effettuate e l’autopsia, si è scoperta che si trattava di due piccoli, rispettivamente di 7 e 10 anni. I bambini, stando sempre alle indagini fatte sui loro corpi, erano morti da tempo ed erano stati conservati nelle valigie all’interno di un box.
A dare notizia dell’arresto della loro madre è stata proprio la polizia coreana, la quale, ora, ha dato mandato di estradizione per la donna stessa.
Come descritto dalla polizia, è stata arrestata ad Ulsan e si trovava all’interno di un appartamento. È stata individuata e fermata grazie anche ad alcuni filmati di telecamere di videosorveglianza che l’hanno a lungo osservata e visto anche ogni suo singolo spostamento. Ora ciò che resta da capire, per chi indaga, è il movente del suo gesto omicida nei confronti dei suoi figli.
L’omicidio, infatti, risale al 2018, ma solo lo scorso mese di agosto sono stati trovati i corpi delle due piccole vittime. La tragica scoperta è stata fatta da un’altra famiglia la quale aveva acquistato le due valigie ad un’asta, dove vi erano anche altri oggetti depositati e abbandonati in un deposito cittadino. Da qui la macabra scoperta.
È da precisare, però, che la famiglia che ha trovato i corpi, non è indagata e non ha nulla a che fare con l’omicidio stesso. Una vicenda sconcertante che ha lasciato con il fiato sospeso, ma anche con l’amaro in bocca, non solo la città di Auckland, ma anche la Corea, dove la donna è stata arrestata con l’accusa del macabro omicidio.
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