Bambino caduto nel pozzo: la Spagna apre un’inchiesta

Siamo alle battute finali: oggi è stato completato il tunnel verticale che permetterà di recuperare il piccolo Julen, il bimbo di due anni caduto in un pozzo a Totalàn (Malaga). Le speranze di trovare il bambino in vita sono minime: il piccolo si trova a 70 metri di profondità ormai da 10 giorni, senza acqua né cibo, in un luogo in cui l’aria arriva a malapena. Inoltre scivolando giù per il tubo Julen si è portato dietro una massa di detriti che potrebbe averlo ricoperto.

Le operazioni di recupero hanno subito un significativo rallentamento per un errore di calcolo ammesso dagli stessi tecnici: i tubi di metallo necessari per rivestire la galleria verticale erano troppo grandi rispetto alla cavità perforata.
Ora, finalmente terminati i lavori della galleria verticale, i minatori si caleranno con un’ascensore speciale fino a 60 metri di profondità. Poi scaveranno a mano un cunicolo di collegamento fino al pozzo in cui si trova Julen. Per questa operazione occorreranno ancora 20-24 ore.

EPA/EFE/Ansa

Il tribunale di Malaga ha intanto aperto un’indagine per capire se il pozzo fosse stato realizzato in maniera legale, se fosse debitamente segnalato e se ci fossero dispositivi (inferriate o sportelli) atti a impedire eventuali tragedie. Ciò che è successo a Julen sembra suggerire che almeno l’ultima eventualità sia stata violata.

EPA/Daniel Perez/Ansa
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