La drammatica vicenda arriva da Padova, dove un bambino di 9 anni sarebbe stato – ripetutamente – picchiato con calci, pugni e frustate dal patrigno, un 39enne di origini moldave. L’uomo è finito ora sotto inchiesta.
A far emergere la vicenda sarebbero state tre maestre, che avrebbero portato all’attenzione degli inquirenti le lesioni con cui il piccolo spesso si presentava a scuola. Il bambino ha riferito alle insegnanti di essere stato più volte picchiato dal compagno della madre perché non avrebbe obbedito ai suoi ordini.
Una storia di violenza e sopraffazione in cui la vittima è un bambino di appena 9 anni. È il Mattino di Padova a raccontare l’ennesima vicenda di violenza domestica, che ha costretto il piccolo a un ricovero nel reparto di Pediatria dell’Azienda ospedaliera del capoluogo veneto. Per lui, che è tuttora ricoverato, i medici hanno stabilito una prognosi di 20 giorni. A scoperchiare il vaso di Pandora sarebbe stato l’intervento di tre maestre, che avrebbero – in più occasioni – notato le lesioni al volto e al corpo con cui il bambino arrivava a scuola. A quel punto, con tutta la delicatezza che una vicenda del genere richiede, le maestre hanno chiesto spiegazioni e l’alunno ha riferito di essere ripetutamente vittima delle violenze del compagno della madre, un 39enne moldavo, che lo avrebbe preso a calci, pugni e addirittura frustate (forse con una cinghia).
Un racconto terribile, grazie al quale è stata sporta denuncia e il patrigno è finito sotto inchiesta. Per lui è scattato il divieto di dimora nel Comune dove il bambino vive con la mamma – che al momento nega tutto (come riferisce l’Ansa) – l’allontanamento dalla casa e il divieto di avvicinare il bambino e frequentare i luoghi che il piccolo frequenta, se non autorizzato dal giudice.
A scatenare la violenza sulla vittima sarebbe stata la “disobbedienza” agli ordini del patrigno, tra cui lavare i piatti e pulire casa. Non solo, pare che il patrigno – e non è chiaro se anche la madre – gli avrebbe chiesto di mentire, raccontando di una fantomatica caduta dal letto, che però risulta incompatibile con le lesioni riportate dalla vittima. Il bambino potrebbe essere stato picchiato anche con dei cavi elettrici, oltreché a mani nude.
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