E’ stata eseguita l’autopsia sul piccolo corpo del bambino di un anno e mezzo sbranato da due cani, entrambi di razza dogo argentino, nel giardino di una villetta familiare, a Mascalucia, in provincia di Catania. La madre che era rimasta ferita nel tentativo di salvare la vita al figlio, è stata in un primo momento accusata di omicidio colposo, ora il Pm ha modificato il capo d’accusa in abbandono di minore. La donna, sin da subito, ha dichiarato: ‘Non l’ho mai lasciato solo’.
Stefania Crisafulli, 34 anni, mamma di Giorgio, il bambino di 18 mesi ucciso dalla violenta aggressione dei cani di famiglia, dopo lo shock iniziale, ha subito raccontato in sua difesa: ‘Avevo il bambino in braccio quando uno dei cani, il maschio, l’unico libero in giardino, all’improvviso, senza motivo apparente, ha aggredito il piccolo cercando di portarmelo via. L’ho difeso, ho combattuto, ma mi ha trascinata sul giardino. Poi sono riuscita a chiudere il cane e sono fuggita fuori casa urlando, chiedendo aiuto con mio figlio tra le braccia, ma e’ stato tutto inutile’.
Il padre della piccola vittima, Giuseppe Bonarrigo, un operaio di 32 anni, che al momento della tragedia era al lavoro, ha dichiarato a tutela della donna: ‘E’ pressoché impossibile che mia moglie abbia lasciato da solo Giorgio. Non lo ha mai fatto. Non si è mai separata dal bimbo’, e ha poi concluso: ‘Sono amareggiato dai social media che non hanno avuto rispetto per la famiglia per quello che era accaduto. Io ho visto foto e commenti sul fatto pubblicati ancora prima che le persone che ci conoscono e fossimo a conoscenza che mio figlio non c’era più’.
Subito dopo l’accaduto, il vicesindaco di Mascalucia, Fabio Cantarella ha disposto il sequestro dei due cani. Ha poi espresso tutto il suo sgomento per la terribile vicenda in un messaggio su Facebook: ‘E’ un giorno tragico oggi per Mascalucia, vi invito a pregare per il piccolo di poco più di un anno che non ce l’ha fatta e per la madre ferita nel tentativo di strapparlo ai loro cani inferociti’ e ha concluso: ‘Lasciate che vi confidi solo una cosa, con tutta la fede che posso immaginare non riesco ad accettare che un bambino indifeso muoia così. O forse è la mia fede che non è abbastanza forte per comprendere’.
Il Pm Fabio Aliotta, coordinatore delle indagini, dopo l’iniziale accusa di omicidio colposo, ha notificato alla madre della vittima un avviso di garanzia in cui si ipotizza a suo carico il reato di abbandono di minore.
Dal canto suo, la famiglia ha nominato consulente di parte, il medico legale Pietro Piccirillo, il quale oltre a sovrintendere all’autopsia, si occuperà di far mettere a verbale le condizioni cliniche della madre. La donna si è sottoposta alla visita medico legale, mercoledì scorso, poiché si era allontanata dall’ospedale Cannizzaro di Catania, dov’era stata trasferita, senza alcun referto medico, documento necessario ai fini dello svolgimento delle indagini.