Esplode la peste delle banane: in tre continenti le coltivazioni di questo frutto sono state colpite dal TR4, acronimo per Tropical Race 4, il ceppo di un fungo parassita capace di sterminare entro pochi anni ettari di coltivazioni. Gli esperti chiamano questa peste ‘malattia di Panama’, e secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista PLoS Pathogens appare ormai inevitabile una lenta estinzione per quello che ancora oggi risulta essere il frutto più amato e venduto al mondo. La colpa per una volta non è di pesticidi o di altre manomissioni dell’uomo, ma si tratta di un agente patogeno naturale della banana: l’allarme è stato lanciato poiché a risultare colpita è la varietà più diffusa del frutto, la Cavendish, pari al 95 per cento del mercato mondiale.
Fino ad oggi qualsiasi strategia di contenimento del fungo è risultata inefficace, la malattia risulta persistente ed impossibile da sradicare: l’agente patogeno impedisce il flusso dell’acqua, e la pianta lentamente deperisce fino a morire. L’unico continente che finora ha scampato la peste nelle proprie piantagioni è il Sudamerica, tra l’altro il maggior fornitore di banane nel nostro Paese, ma secondo gli scienziati è solo questione di tempo: prima o poi la malattia di Panama giungerà anche tra queste coltivazioni, come accaduto altrove nel corso degli anni, ad esempio a Taiwan, che ha visto calare la produzione del 2 per cento rispetto ai periodi di maggior esportazione. In base ai modelli previsionali, se non dovessero cambiare le cose, ed anzi si dovesse davvero registrare un’estensione del fenomeno anche in aree finora immuni al fungo, i danni colpirebbero 400 milioni di persone, tra lavoratori e popolazioni la cui alimentazione ruota intorno al frutto.
E il paradosso è che mai come oggi la banana è popolare in tutto il mondo, registrando consumi in crescita negli ultimi anni: i numeri della Fao rivelano che la produzione mondiale è 5 volte maggiore rispetto al 1960, sfiorando le 110 tonnellate di banane l’anno, per un volume d’affari pari a 11 miliardi di dollari. La debolezza di questo frutto è l’assenza di biodiversità, ed essendo in pratica una monocultura i parassiti possono facilmente avere il sopravvento. Ma una speranza c’è: in passato infatti la peste delle banane aveva già colpito un’altra varietà, quella che negli anni Cinquanta del secolo scorso era la più diffusa al mondo. Una possibile soluzione per sconfiggere il fungo è che possa giungere una varietà di banana più resistente e in grado di sopravvivere alla malattia di Panama, esattamente come successe allora: l’evoluzione naturale è stata d’altronde sempre segnata da questa incredibile risorsa, sin dalle origini della Terra. Tuttavia molti ritengono che oggi una cosa del genere potrebbe accadere solo ricorrendo agli ogm: ai consumatori di banane non resta che incrociare le dita e augurarsi tempi migliori.
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