Banche italiane, proprio queste rischiano il fallimento. Ecco chi si potrebbe trovare da un momento all’altro senza più un centesimo.
Attenzione all’istituto di credito a cui ti rivolgi per depositare i tuoi risparmi. Queste banche italiane sarebbero a rischio. I risparmiatori potrebbero perdere tutti i risparmi di una vita.
Perché gli istituti di credito arrivano a dichiarare fallimento
La storia, soprattutto quella moderna, ci ha insegnato che non esiste un luogo al mondo che si possa definire sicuro per custodire i nostri risparmi.
Anche le banche, istituti di credito che dovrebbero essere non suscettibili di fallimento, in realtà sono le prime a trovarsi spesso in difficoltà. E non stiamo parlando di piccole realtà ma di grandi colossi economici che custodiscono miliardi e miliardi di euro.
Quali sono le ragioni che possono indurre una banca a dichiarare fallimento? Sicuramente molteplici. La più importante però è il problema della solvibilità: quando le cosiddette passività economiche non possono essere colmate dalle attività, si configura un problema nella contabilità bancaria.
Anche quando coloro che richiedono un mutuo non riescono a restituire il denaro prestato nei termini stabiliti, le banche si trovano impossibilitate a rimborsare i crediti o i depositi.
Altro caso frequente: i risparmiatori perdono fiducia nel loro istituto di credito di riferimento e decidono di spostare i risparmi da un’altra parte. Pure in questa situazione le banche potrebbero trovarsi in difficoltà perché non ci sono soldi disponibili per effettuare tanti prelievi.
Certo, stiamo parlando di casi limite che non si esclude però che possano verificarsi. Oggi però, sulla base anche di alcuni accordi internazionali le banche valutano attentamente i rischi creandosi un portafoglio di liquidità da cui attingere in caso di problemi economici o imprevisti.
Eppure, nessun istituto di credito si può considerare mai davvero sicuro al 100%. Consideriamo per esempio le banche italiane: proprio queste sarebbero a rischio. Attenzione se i tuoi risparmi li hai depositati qui.
Banche italiane, queste sono a rischio fallimento
Se hai depositato tutti i tuoi risparmi in banca, ti consigliamo di continuare a leggere. In questo contributo scopriremo quali sono le banche italiane che sarebbero a rischio fallimento.
Secondo alcune indagini di mercato, tra gli istituti bancari più a rischio ci sono tre grandi gruppi: Unicredit, Carige e Monte dei Paschi.
Particolarmente delicata la situazione della banca Carige per la quale la BCE, la Banca centrale europea, ha sbloccato in via del tutto straordinaria e necessaria i cosiddetti fondi di salvataggio attingendo le risorse dal Fondo di Risoluzione Unico.
Per quanto riguarda invece la Banca Monte dei Paschi, questa, insieme anche ad altri due istituti di credito veneti, si è ripresa dal fallimento grazie a fondi ricevuti direttamente dallo Stato.
Se dunque i tuoi risparmi sono conservati in una di queste banche italiane che qui abbiamo menzionato, ti consigliamo di prendere immediatamente un appuntamento con il tuo referente per avere ben chiara la tua situazione patrimoniale.
Secondo alcune statistiche, eccetto le banche famose che abbiamo sopra citato, ad essere suscettibili di fallimento sono soprattutto banche molto piccole o filiali e cooperative che spesso non riescono a tenere sotto controllo la contabilità bancaria realizzando più passività che attività.
Banche e fallimenti: cosa ci ha insegnato la storia
Le banche italiane note e che possiamo definire come colossi economici, sono certamente più sicure, soprattutto se quotate in borsa. Per quale ragione? Perché ad esse si affidano magnati e grandi imprenditori il cui obiettivo è chiaramente quello di maturare più interessi possibile e di accrescere il proprio patrimonio.
Occhio dunque a dove decidete di investire i vostri risparmi. Accertatevi che la banca selezionata non sia prossima al fallimento. Il consiglio degli esperti è di chiedere consulenza a un broker o a un consulente finanziario che saprà sicuramente chiarire al meglio i vostri dubbi.
La storia è testimone diretta di come gli istituti di credito possano crollare da un momento all’altro come un castello di sabbia. Sapete quale banca italiana ha dichiarato per prima il fallimento? Stiamo parlando del famoso Banco Ambrosiano alla fine del 1982.
Le vicende che travolsero il triste destino di questa banca sono ancora tutt’oggi misteriose e legate alla presenza di clan criminali come Cosa Nostra. Nemmeno l’intervento repentino dello Stato riuscì a salvare questo istituto di credito.
Altri storici fallimenti sono quelli relativi alla Cassa di Risparmio di Prato nel 1987 acquistata poi da Monte dei Paschi di Siena per sopperire alle passività e ai debiti e poi la Cassa di Risparmio di Venezia nel 1992 che si ritrovò a fare i conti con risparmiatori non tutelati da un’assicurazione sul cambio dopo la svalutazione inaspettata della lira.