L’estate è alle porte e, come ogni anno, l’attenzione dei turisti e degli appassionati di mare si sposta sulle spiagge italiane, alla ricerca di quelle che offrono la migliore esperienza balneare. A questo proposito, sono state assegnate le Bandiere Blu 2023, il prestigioso riconoscimento che premia le località balneari italiane che soddisfano elevati standard di qualità ambientale, servizi, sicurezza e accessibilità. Sembra che, la Liguria e la Puglia sono state le regioni più premiate, staccando tutti gli altri lidi.
La ong danese Fee (Foundation for Environmental Education) ha da poco annunciato i risultati della sua 37° edizione dei riconoscimenti assegnati alle località balneari italiane che rispettano elevati standard ambientali. Sono stati premiati ben 458 lidi in tutto il paese, che si sono distinti per la qualità del mare, la pulizia delle spiagge, la sostenibilità ambientale e la fruibilità dei servizi offerti ai turisti.
Bandiere Blu 2023
La Liguria, con le sue meravigliose spiagge lungo la Riviera di Ponente e la Riviera di Levante, si è aggiudicata ben 30 Bandiere Blu. Ha così confermato la sua eccellenza in termini di bellezza, pulizia e servizi offerti. Tra le località premiate ci sono Sanremo, Bordighera, Imperia, Alassio, Albenga, Varazze, Chiavari, Sestri Levante, Camogli, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Portofino, Lerici, La Spezia e molte altre.
Ma la vera sorpresa di quest’anno è stata la Puglia, che ha conquistato 24 Bandiere Blu, un risultato straordinario per una regione che fino a qualche anno fa era poco conosciuta come meta balneare. Le spiagge pugliesi, caratterizzate da un mare cristallino e una natura ancora incontaminata, hanno saputo conquistare il cuore dei turisti italiani e stranieri. Tra le località premiate ci sono Polignano a Mare, Monopoli, Ostuni, Carovigno, Brindisi, Lecce, Gallipoli, Otranto e tante altre.
Ma non sono solo Liguria e Puglia a dettare legge in fatto di spiagge italiane. Anche altre regioni hanno ottenuto importanti riconoscimenti.
“Anche quest’anno registriamo un notevole incremento dei comuni che hanno ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu, ben 226 con 17 nuovi ingressi”
Queste le parole di Claudio Mazza, attuale presidente della Fee Italia.
Insomma, per gli amanti del mare e della natura, l’Italia continua a offrire un’ampia scelta di spiagge e località balneari di altissimo livello, capaci di soddisfare le esigenze di tutti. E le Bandiere Blu 2023 sono la conferma di questo, una sorta di Oscar delle spiagge italiane che premia l’eccellenza e la bellezza di questo paese straordinario.
I comuni nella classifica
Anche quest’anno sono stati numerosi i comuni costieri che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento delle Bandiere Blu, che certifica la qualità delle acque, la sostenibilità ambientale e la fruibilità dei servizi turistici. In totale, sono state 226 le zone costiere premiate, insieme a 84 zone turistiche. Ma la vera novità è rappresentata dal numero di spiagge che hanno ottenuto la bandiera azzurra. Sono ben 458, corrispondenti all’11% delle spiagge che hanno ricevuto una premiazione a livello mondiale. Questo dato testimonia l’impegno sempre crescente delle autorità locali nel garantire la massima qualità dei lidi e nel preservare la bellezza naturale del territorio.
La Fee, che assegna il premio, ha sottolineato come la Bandiera Blu rappresenti non solo un riconoscimento ma anche una via da seguire per migliorare la qualità dei servizi e la tutela dell’ambiente. Per valutare i comuni in gara, sono stati coinvolti diversi enti e istituzioni. Tra questi troviamo il ministero del Turismo, quello dell’Agricoltura, l’Istituto Superiore di Sanità e l’Università della Tuscia. Anche i sindacati degli imprenditori balneari hanno collaborato, dimostrando l’importanza del settore turistico per il paese.
Negli anni, la Bandiera Blu è diventata fondamentale dal punto di vista turistico. Infatti questa ora attira visitatori da tutto il mondo alla ricerca di spiagge e territori belli e sostenibili. Tuttavia, la Fee ha sottolineato l’importanza di evitare abusi nell’utilizzo del vessillo, come l’esposizione inappropriata della Bandiera Blu in tutti gli arenili di un comune. La vigilanza è dunque fondamentale per garantire la credibilità del premio e la tutela dell’ambiente marino.
Le modalità di assegnazione
La presenza delle località premiate dalla Fee cambia notevolmente quest’anno grazie ai 17 nuovi ingressi. Questo cambiamento si riflette anche sulla situazione regionale: la Liguria si arricchisce di due nuove località premiate, Laigueglia e Sori, raggiungendo così un totale di 34 riconoscimenti, mentre la Puglia sale a 22 con l’aggiunta di quattro nuovi comuni, ovvero Gallipoli, le isole Tremiti, Leporano e Vieste.
La Campania, la Toscana e la Calabria mantengono le loro posizioni, ognuna con un nuovo ingresso, rispettivamente San Mauro Cilento, Orbetello e Catanzaro e Rocca Imperiale. Le Marche, invece, aumentano di una località con l’ingresso di Porto San Giorgio, arrivando a 18 riconoscimenti totali.
La Sardegna e l’Abruzzo mantengono le loro posizioni con 15 e 14 località premiate, rispettivamente, mentre la Sicilia e il Lazio continuano con 11 e 10 Bandiere Blu. Le dieci bandiere del Trentino-Alto Adige rimangono invariate, mentre l’Emilia-Romagna perde una località (Cattolica) e ne guadagna una nuova (Gatteo), arrivando a 9 riconoscimenti totali. Il Veneto, invece, conferma le sue 9 Bandiere.
La Basilicata mantiene le sue cinque località, mentre il Piemonte guadagna due nuove Bandiere grazie all’ingresso di San Maurizio d’Opaglio e Verbania, portando il totale a cinque. Il Friuli Venezia Giulia mantiene le due Bandiere dell’anno precedente. Infine, sul fronte dei laghi, ci sono 21 Bandiere Blu, con quattro nuovi ingressi. La Lombardia registra due nuovi ingressi, Sirmione e Toscano Maderno, portando il totale a tre comuni premiati, mentre il Molise guadagna due Bandiere grazie all’ingresso di Termoli.
Liguria e Puglia ai primi posti
La certificazione delle Bandiere Blu non si basa solo sulla qualità delle acque, ma anche sulla gestione del territorio e sull’educazione ambientale promossa dalle amministrazioni. La Fee si basa sui risultati delle analisi effettuate dalle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente nell’ambito del Programma nazionale di monitoraggio condotto dal ministero della Salute. In particolare, sono considerate eccellenti le acque di balneazione classificate come tali negli ultimi quattro anni.
Ma ci sono anche altri criteri importanti, come la presenza e la buona funzionalità degli impianti di depurazione, la percentuale di allacci fognari, l’organizzazione dello smaltimento dei rifiuti e le iniziative per una maggiore vivibilità durante il periodo estivo. Inoltre, vengono valutate le aree naturalistiche presenti nel paese, la cura dell’arredo stradale e delle spiagge e l’accessibilità al mare per tutti senza limitazioni.
In sostanza, la Bandiera Blu è un riconoscimento che premia gli sforzi degli amministratori nel promuovere un turismo sostenibile e nella salvaguardia dell’ambiente. La certificazione non è solo un simbolo di eccellenza, ma rappresenta anche un percorso virtuoso che gli amministratori possono scegliere di seguire per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini e dei turisti che visitano la loro località.